Crac Tributi Italia: buco di 19 milioni
Cisano, obbligo di dimora per 78enne

Bancarotta fraudolenta: con questa accusa, venerdì mattina 29 marzo, la Guardia di finanza di Bergamo ha notificato l'obbligo di dimora a Giuseppe Esposto, 78 anni di Cisano Bergamasco, coinvolto nell'inchiesta su Tributi Italia.

Bancarotta fraudolenta: con questa accusa, venerdì mattina 29 marzo, la Guardia di finanza di Bergamo ha notificato l'obbligo di dimora a Giuseppe Esposto, 78 anni di Cisano Bergamasco, coinvolto nell'inchiesta su Tributi Italia, la società che riscuoteva i tributi per 400 comuni tra cui Bergamo, Dalmine, Stezzano e Gandino.

I pm romani che indagano sul fallimento della società hanno emesso un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per il fondatore Giuseppe Saggese, già in cella dopo l'ordinanza emessa a Chiavari l'1 ottobre scorso. La procura di Roma gli contesta una bancarotta di 19 milioni di euro attraverso una distrazione di denaro destinato alle amministrazioni locali.

Gli accertamenti sono partiti dalla dichiarazione dello stato di insolvenza, nel 2010, della concessionaria per la riscossione dei tributi e già al centro di un'inchiesta della procura di Chiavari per le mancate rimesse ai Comuni delle somme riscosse.

Quattro i Comuni bergamaschi tra le vittime della maxitruffa per la quale Saggese era finito in carcere nell'ottobre 2012. È poteva finire anche peggio, ma fortunatamente i rapporti con Tributi Italia si erano già interrotti nel 2009, quando l'allarme era stato dato dai primi inadempimenti e si era arrivati al crac della concessionaria.

L'amministratore delegato di Tributi Italia è accusato di essersi intascato 100 milioni di euro riscossi per conto di centinaia di amministrazioni. Il credito che i Comuni bergamaschi vantano nei confronti di Tributi Italia ammonta a 2 milioni e 724 mila euro. Il più esposto è Palafrizzoni: con un buco di circa 2,5 milioni di euro si piazza al quarto posto assoluto nella classifica dei crediti da riscuotere.

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