Vigilantes a Orio: ribaltone del Tar
Stop alla revoca dell'appalto di Sacbo

Un altro giro di giostra, come da copione. Il Tar di Brescia ha accolto il ricorso di Italpol e Sicuritalia contro Sacbo, che lo scorso febbraio aveva revocato l'aggiudicazione del servizio di sorveglianza dell'aeroporto di Orio alle due società.

Un altro giro di giostra, come da copione. Il Tar di Brescia ha accolto il ricorso di Italpol e Sicuritalia contro Sacbo, che lo scorso febbraio aveva revocato l'aggiudicazione del servizio di sorveglianza dell'aeroporto di Orio alle due società.

Gli effetti della revoca sono sospesi, e la trattazione di merito del ricorso è fissata per il 23 ottobre: cosa succederà da qui a quella data è tutto da capire, a questo punto. La sola certezza è che siamo di fronte all'ennesimo capitolo di una vicenda giudiziaria che si trascina da oltre due anni, in un turbinio di ricorsi al Tar e al Consiglio di Stato.

Sacbo aveva giudicato carente la documentazione presentata dall'Ati (associazione temporanea d'impresa) Italpol-Sicuritalia, con riferimento ai requisiti di legge di parte dei 150 vigilantes destinati al controllo dei varchi di sicurezza.

Il Tar entra nel dettaglio delle diverse fattispecie previste, considerato che i rilievi mossi da Sacbo sono differenti - secondo la tipologia del personale - e rilevando come «il ricorso appaia assistito da sufficienti elementi di fumus bonis iuris tali da giustificare la concessione della richiesta misura cautelare, non ravvisandosi alcun motivo ostativo alla stipula del contratto».

In più a Sacbo viene rimproverato un atteggiamento estremamente restrittivo nell'interpretazione della normativa «senza che lo stesso risultasse giustificato da specifiche ragioni d'interesse pubblico ovvero da puntuali disposizioni di legge». Segue condanna a 6.000 euro per le spese della fase cautelare. Una storia quasi infinita.

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