Lega, è il giorno del raduno
Parola d'ordine: «Prima il Nord»

Lo slogan del raduno 2013 della Lega a Pontida è «Prima il Nord», quello che compare nello striscione sopra il palco allestito sul pratone dove nel pomeriggio parleranno i big del movimento. Ma c'è anche la Bossi-nostalgia e il solito «colore».

Lo slogan del raduno 2013 della Lega a Pontida è «Prima il Nord», quello che compare nello striscione sopra il palco allestito sul pratone dove nel pomeriggio parleranno i big del movimento. Ma c'è anche la Bossi-nostalgia e il solito «colore».

I militanti non si sono fermati per il maltempo, e in tanti hanno raggiunto Pontida già in mattinata. Per quanto riguarda il «colore», in fondo al prato è stato esposto uno striscione con la scritta «Italia di m... secessione». Poi un altro che riporta un «Umberto Bossi, la Lega sei tu», messo proprio nel luogo in cui due anni fa fece scalpore quello che chiedeva «Maroni presidente del Consiglio subito».

Ai lati del Palco il simbolo della Lega e la scritta «Verso la macroregione del nord». Sotto il palco, tre nomi adagiati sul prato: «Bossi - Pontida - Maroni».

«Oggi Pontida rappresenta l'essenza di quello che è la macroregione». Lo ha detto il presidente del Veneto, Luca Zaia, parlando a margine dell'inaugurazione della 47ª edizione di Vinitaly. «Andremo lì - ha spiegato - a sottoscrivere un patto importante, avremo modo di portare le nostre istanze. Soprattutto alla luce di questo irragionevole ultimo decreto che è stato fatto, che premia delle realtà come la Sicilia, non virtuose, e penalizza ancora le nostre 600 mila imprese ed i 5 milioni di veneti»

«Mi provoca sempre più allergia il balletto romano. Noi collaboriamo con tutti, ma dallo Stato centrale non ci aspettiamo nulla di buono, lo diceva anche Einaudi. E siamo arrivati a un livello di rottura di palle eccessivo». Sono le parole del segretario della Lega, Matteo Salvini, che ha commentato lo stallo sulla formazione del nuovo Governo, parlando coi giornalisti a margine del raduno di Pontida.

Salvini ha spiegato di voler dare una «spallata da Nord». A chi gli chiedeva se non trovasse contraddittorio il fatto che il Carroccio critica Roma ma poi si siede al tavolo dei saggi nominati dal presidente Napolitano, Salvini ha risposto che si tratta solo di «responsabilità: noi ci proviamo fino alla fine».

«Per la Lega sarebbe più comodo dire "andate a farvi f...", però siamo troppo educati. Ma - ha concluso il segretario lombardo - vedremo di essere un pò meno educati, perchè la gente non è può più».

© RIPRODUZIONE RISERVATA