Bergamo, sbloccati 12 milioni
Ma al Comune ne mancano 70

Il governo svincola 2,3 miliardi che gli enti locali - quelli che hanno liquidità in cassa finora bloccata dal Patto di stabilità - già da oggi potranno utilizzare per pagare i propri debitori. Un dato che per il Comune di Bergamo si tradurrebbe in quasi 12 milioni di euro.

Il governo svincola 2,3 miliardi che gli enti locali - quelli che hanno liquidità in cassa finora bloccata dal Patto di stabilità - già da oggi potranno utilizzare per pagare i propri debitori. Un intervento che rientra nel decreto legge per il debito delle Pubbliche amministrazioni nei confronti delle imprese e che prevede lo sblocco di circa 20 miliardi nel 2013 e altrettanti nel 2014 per debiti certi, liquidi ed esigibili al 31 dicembre 2012.

In termini percentuali, il singolo Comune potrà liberare il 13% della liquidità detenuta al 31 marzo 2012 presso la Tesoreria Statale. Un dato che per il Comune di Bergamo si tradurrebbe (secondo le stime calcolate dal Sole 24 Ore) in quasi 12 milioni di euro (11,95) sugli oltre 82 milioni di pagamenti bloccati (82,18).

Il capoluogo orobico in una classifica nazionale risulterebbe undicesimo in entità dei trasferimenti, dopo Palermo (12,54 milioni contro gli 837,61 di debito), Trieste (13,43 contro 167,52), Firenze (14,39 contro 466,23), Genova (16,91 contro i 407,13), L'Aquila (23,51 contro 209,50), Bari (24,09 contro 352,15), Napoli (24,19 contro 1.609,49), Cagliari (28,95 contro 263,39), Roma (48,08 contro i 3.552,07) e Milano (112,37 contro 2.904,44).

Da oggi gli enti potranno dare via ai pagamenti ed entro il 15 maggio dovranno comunicare al ministero dell'Economia i debiti pendenti, in modo che lo stesso ministero possa ripartire in maniera proporzionale il 90% degli importi da escludere dal Patto di stabilità. E dopo due mesi si procederà con il restante 10%. La notizia è arrivata anche a Palafrizzoni, ma per ora nessun entusiasmo.

Dopotutto, sostiene l'assessore al Bilancio Enrico Facoetti, lo Stato non regala niente: «I soldi che sono stati svincolati - commenta Facoetti - che sono sempre del Comune, non è che vengano usati soldi di altri, ci permettono di pagare gli arretrati con più tranquillità perché vengono esclusi dal conteggio del Patto di stabilità e ci permettono di investire nel 2013 delle cifre più alte rispetto a quello che potevamo fare perché senza le alienazioni non avremmo potuto fare un granché».

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