La «risalita» di Città Alta
Via libera dalla Sovrintendenza

Il progetto di risalita per Città Alta riprende quota e va avanti almeno sulla carta. Il preliminare ha ricevuto il via libera dalla Sovrintendenza ai Beni architettonici e del paesaggio. Che poi l'opera si faccia è un altro paio di maniche.

Il progetto di risalita per Città Alta riprende quota e va avanti almeno sulla carta. Il preliminare ha ricevuto il via libera dalla Sovrintendenza ai Beni architettonici e del paesaggio. Che poi l'opera si faccia è un altro paio di maniche: la Giunta Tentorio ha individuato un pacchetto di priorità e ha messo l'ascensore in coda.

Il sindaco Franco Tentorio sull'argomento è sempre stato chiaro: «Mandiamo avanti la progettazione, ma non abbiamo i 4 milioni per farla». «Ma non si sa mai, magari si trovano i soldi o a Roma ci consentono di spendere i 90 milioni bloccati dal patto di stabilità...» butta lì l'assessore ai Lavori pubblici Alessio Saltarelli.

Il Comune ha optato per una progettazione interna. Il progetto è stato totalmente rivisto, ora risulta meno invasivo non solo rispetto alla soluzione esterna della «torre d'assalto», ma anche rispetto alla primissima versione del progetto tutto interno, dentro le Mura, voluto dal centrodestra. «Un progetto che rispetta lo skyline di Città Alta e la vista delle Mura nella loro interezza. Non sono previste strutture esterne» aggiunge l'assessore.

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