Stasera assemblea dei benzinai
sulle nuove direttive del Ministero

C'è una forte preoccupazione tra i benzinai bergamaschi per il decreto che impone l'obbligo dal 19 aprile di comunicare al Ministero dello Sviluppo Economico i prezzi praticati per ogni tipologia di carburanti. Stasera è prevista un'assemblea.

C'è una forte preoccupazione tra i benzinai bergamaschi per il decreto che impone l'obbligo dal 19 aprile di comunicare al Ministero dello Sviluppo Economico i prezzi praticati per ogni tipologia di carburanti (art.51 legge 2009/99 e modifica del DM 15/10/10 e DM 17/1/13).

L'obiettivo, secondo il Ministero, è quello di migliorare l'informazione al consumatore, di contribuire allo sviluppo della concorrenza ed al contenimento dei prezzi, consentendo, con un onere di comunicazione sostenibile e graduale per i gestori dei punti vendita, scelte più consapevoli da parte dei consumatori basate anche su un più agevole confronto fra i prezzi praticati dai diversi impianti.

Verso questo nuovo provvedimento, però, i benzinai aderenti a Figisc- Confcommercio nutrono una forte preoccupazione «Si tratta dell'ennesima incombenza in capo ai gestori e la nostra preoccupazione è in linea con quella espressa nelle sedi istituzionali - sottolinea Giuseppe Milazzo, presidente del Gruppo Gestori Carburanti di Ascom -. La conoscibilità dei prezzi è già garantita dagli obblighi della cartellonistica sugli impianti e, più di recente, da tantissime piattaforme private ed applicazioni disponibili su internet da qualsiasi smartphone, basate su adesione volontaria».

«A fare il prezzo non è il gestore, ma il marchio petrolifero e l'unica azione che rientra nelle nostre possibilità potrebbe essere la differenza tra prezzo praticato e prezzo consigliato, un'opzione cui davvero in pochi ricorrono in un momento in cui la caccia al carburante ribassato si gioca al centesimo. Il provvedimento penalizza dunque imprenditori che non hanno alcun potere nella fissazione del prezzo, imponendo loro un obbligo di legge, la cui mancata osservazione comporta sanzioni pesanti».

«Inoltre quella richiesta dal Ministro è una procedura che richiede delle competenze non scontate per i nostri gestori come la gestione della posta elettrifica certificata e l'utilizzo di internet».

Il provvedimento, le cui sanzioni vanno dai 516,46 ai 3.098,74 euro, entra in vigore dal 19 aprile per gli impianti situati lungo le strade statali che vendono gpl o metano; dal 18 giugno per gli impianti lungo le strade statali che vendono benzina e gasolio in modalità self-service anche durante l'orario di apertura dell'impianto; dal 18 luglio per tutti gli impianti lungo le strade statali; e dal 16 settembre per tutti gli altri impianti su ogni tipo di strada.

Per discutere di questo nuova direttiva i benzinai bergamaschi si riuniscono questa sera in assemblea straordinaria alle ore 20.45 nella Sala Villa della sede dell'Associazione Commercianti in Via Borgo Palazzo, 137. All'incontro, coordinato da Giuseppe Milazzo, presidente del Gruppo benzinai di Ascom, parteciperà Graziano Bossi, membro di Giunta Figisc Confcommercio.

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