Papa Francesco parla del beato Passi
In 80 mila a Roma per il Regina Coeli

Ancora una volta Papa Francesco si avvicina ai bergamaschi. Dopo la preghiera del Regina Coeli, domenica mattina a Roma, il Pontefice ha ricordato la beatificazione del sacerdote bergamasco del XIX secolo Luca Passi.

Ancora una volta Papa Francesco si avvicina ai bergamaschi. Dopo la preghiera del Regina Coeli, domenica mattina a Roma, il Pontefice ha ricordato la beatificazione, sabato aVenezia, del sacerdote bergamasco del XIX secolo Luca Passi.

Il discorso di Papa Francesco, ascoltato in piazza San Pietro da una folla di 80 mila fedeli, si è incentrato sul ruolo e la fidura degli apostoli: «Erano persone semplici, non erano scribi, dottori della legge, nè appartenenti alla classe sacerdotale- - ha detto commentando un brano degli Atti degli apostoli in cui si descrive la prima comunità cristiana -. Come hanno potuto, con i loro limiti e avversati dalle autorità, riempire Gerusalemme con il loro insegnamento». «È chiaro - ha proseguito il Pontefice - che solo la presenza con loro del Signore Risorto e l'azione dello Spirito Santo possono spiegare questo fatto. La loro fede - ha detto ancora papa Bergoglio - si basava su una esperienza così forte e personale di Cristo morto e risorto, che non avevano paura di nulla e di nessuno, e addirittura vedevano le persecuzioni come un motivo di onore, che permetteva loro di seguire le orme di Gesù e di assomigliare a Lui, testimoniandolo con la vita».

La storia dei primi cristiani, ha commentato papa Bergoglio, «ci dice una cosa molto importante, che vale per la Chiesa di tutti i tempi, anche per noi: quando una persona conosce veramente Gesù Cristo e crede in Lui, sperimenta la sua presenza nella vita e la forza della Resurrezione, non può fare a meno di comunicare questa esperienza. E se questa persona incontra incomprensioni o avversità, si comporta come Gesù nella sua passione: risponde con l'amore e la forza della verità».

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