Città Alta, il sogno tramonta
Addio all'hotel a cinque stelle

Niente hotel a 5 stelle. Dopo il trasferimento di S.Agata dal Demanio al Comune, a PalaFrizzoni, dove i tecnici stanno lavorando sull'albergo che dovrebbe essere realizzato al posto dell'ex carcere, sono state abbandonate velleità da grande hotellerie.

Niente hotel a cinque stelle. Dopo il trasferimento di Sant'Agata dal Demanio al Comune, muove i primi passi il piano di valorizzazione del grande complesso nel cuore di Città Alta e, anche se i risultati arriveranno solo tra qualche mese, una cosa è certa: a Palafrizzoni, dove i tecnici stanno lavorando sull'albergo che dovrebbe essere realizzato al posto dell'ex carcere, sono state abbandonate velleità da grande hotellerie, convenendo su una struttura più abbordabile.

«Entro l'estate – spiega l'assessore all'Urbanistica Andrea Pezzotta – dovrebbe essere pronta l'ipotesi progettuale indispensabile alla pubblicazione del bando e all'individuazione di un operatore disposto a investire. L'input è stato quello di puntare su una ricettività vicina al turismo di Città Alta».

Avanti col tre stelle dunque. Lo spazio per un cinque stelle – di cui tanto si era vagheggiato negli anni scorsi – sembra essersi chiuso definitivamente. Detto questo è facile che del piano di valorizzazione di Sant'Agata e del Carmine si torni presto a parlare. Non solo per la scelte legate alla tipologia alberghiera. Proprio l'altro ieri, infatti, è stata depositata in Consiglio l'interrogazione di Marco Brembilla consigliere del Pd che ha puntato sul destino della Cooperativa Città Alta e del Teatro Tascabile che attualmente si trovano nello stesso complesso. «Le attività presenti – replica l'assessore all'Urbanistica Andrea Pezzotta – sono confermate, così come si è sempre detto.

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