L'antiquaria morta a 33 anni
Medici assolti anche in appello

Sono stati assolti anche in secondo grado i due medici accusati di omicidio colposo per la morte di Patrizia Rodi, scomparsa a 33 anni il 13 gennaio 2006, dopo 4 mesi di agonia in seguito a un intervento di laparoscopia esplorativa.

Sono stati assolti anche in secondo grado i due medici accusati di omicidio colposo per la morte di Patrizia Rodi, scomparsa a 33 anni il 13 gennaio 2006, dopo 4 mesi di agonia in seguito a un intervento di laparoscopia esplorativa.

Martedì la corte d'appello di Brescia ha confermato la sentenza di primo grado con cui nel dicembre del 2011 erano stati assolti, perché il fatto non sussiste, i due camici bianchi della Clinica Sant'Anna. Si tratta di Giuseppe Donvito, il chirurgo che eseguì l'operazione, e di Fabrizio Locatelli, il medico che aveva dimesso la donna.

Nel luglio del 2009 era stato prosciolto in abbreviato il marito, Massimiliano Tomezzoli, 44 anni, accusato di concorso nell'omicidio colposo perché avrebbe tardato nei soccorsi. La sentenza è passata in giudicato, ma resta aperta la questione economica.

Il pm Silvia Bonardi aveva infatti rinunciato al ricorso contro la sentenza di assoluzione, ma aveva deciso di rivolgersi alla corte d'appello perché valutasse se c'erano gli estremi per il risarcimento da parte del marito nei confronti dei genitori della vittima, che si erano costituiti parte civile.

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