Internet veloce, strappo Fastweb
Bergamo non può perdere il treno

Lo strappo di Fastweb, che ha minacciato di abbandonare l'operazione Internet ad alta velocità (8 milioni di euro di investimenti) accusando il Comune di inerzia nella trattativa, ha già prodotto qualche effetto.

Lo strappo di Fastweb, che ha minacciato di abbandonare l'operazione Internet ad alta velocità (8 milioni di euro di investimenti) accusando il Comune di inerzia nella trattativa, ha già prodotto qualche effetto.

Con un duplice effetto: da una parte il Comune, con l'assessore Alessio Saltarelli mercoledì 17 aprile molto sorpreso e giovedì 18 decisamente seccato, che non ha esitato a prendere il telefono e a chiamare la società di telecomunicazione, con la quale ha stabilito un incontro urgente per lunedì.

Dall'altra i gruppi consiliari, che, pur con accenti diversi, esprimono una volontà politica comune (e anche un po' scontata, vista l'importanza della partita): non si può perdere il treno. Lo sfogo di Sergio Scalpelli, responsabile delle relazioni esterne di Fastweb, durante l'incontro pubblico sulle Smart city organizzato martedì sera da InnovaBergamo, sembra aver colto nel segno.

L'assessore Alessio Saltarelli e i tecnici degli uffici comunali incontreranno i rappresentanti di Fastweb lunedì. «Ma se questi signori mi avessero contattato personalmente, anziché farlo attraverso i giornali, la situazione si sarebbe risolta in maniera più agevole - si sfoga Saltarelli -. Ma una volta fatto il pasticcio, ho preso subito in mano la questione, anche perché voglio vederci chiaro. Ci accusano di non capire l'importanza della proposta? La capiamo perfettamente. È importantissimo mettere a disposizione dei cittadini una rete veloce con la banda larga. La volontà politica quindi c'è e vogliamo concludere l'operazione, pur con le dovute regole e precauzioni. Tra queste, ad esempio la programmazione dei cantieri stradali».

Saltarelli chiama in causa anche l'altro attore coinvolto nella partita, Telecom: «L'ultima riunione con loro si doveva tenere il 24 di questo mese, poi è stata rinviata a maggio». Gli ostacoli, insomma, secondo Saltarelli «non sono né di natura legale né economica, bensì legati a questioni di sicurezza, manutenzione e precauzione: entro fine maggio tutti questi aspetti verranno risolti e chiariti».

Distanze colmate, dunque? Si vedrà lunedì. Intanto Telecom fa sapere che «sono in corso contatti con il Comune e a maggio ci sarà un incontro tra le parti. Per noi prima si fa l'operazione meglio è: se ci saranno le condizioni saremo lieti di dare la priorità a Bergamo, che consideriamo una piazza molto importante».

Leggi le due pagine dedicate all'argomento su L'Eco di venerdì 19 aprile

© RIPRODUZIONE RISERVATA