Razzismo e vilipendio sul web
Condannato a fare il volontario

Un anno di reclusione e 6 mesi di lavoro socialmente utile nell'associazione «In strada» di Don Fausto Resmini. La condanna inflitta in udienza preliminare dal giudice Ezia Maccora a un ventinovenne studente universitario di Brembate Sopra ha il netto sapore del contrappasso.

Un anno di reclusione e 6 mesi di lavoro socialmente utile nell'associazione «In strada» di Don Fausto Resmini. La condanna inflitta in udienza preliminare dal giudice Ezia Maccora a un ventinovenne studente universitario di Brembate Sopra ha il netto sapore del contrappasso: finito a processo per una serie di farneticazioni razziste affidate a improbabili blog «longobardisti», ora il giovane dovrà affiancare i volontari di un'associazione che fa dell'assistenza agli ultimi e gli emarginati la sua missione.

Lo studente, P. S., è finito davanti al giudice con le accuse di istigazione all'odio razziale e vilipendio al presidente della Repubblica, per alcuni «post» su due blog: «lombardista.blogspot.com» e «longobardotiratore.wordpress.com». L'indagine, coordinata dal pm Gianluigi Dettori, è nata a seguito di una denuncia presentata dalla direzione amministrativa dell'Università di Bergamo, dopo le segnalazioni sdegnate di alcuni studenti.

I fatti risalgono al 2009. Nei blog su cui scriveva, secondo l'accusa, P. S. «diffondeva idee fondate sulla superiorità della razza bianca o ariana e sull'odio razziale o etnico» e incitava a «commettere atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi». Eloquenti i titoli dei suoi articoli, come «Elogio al razzismo» o «La razza ebraica». C'è perfino un testo dedicato al calciatore Balotelli. Nei suoi testi se la prende poi con i «sodomiti», ma anche con gli «inabili», si dice favorevole all'«eugenetica» ed «endogamia» come soluzioni per conservare la presunta purezza della razza.

Ma c'è spazio anche espressioni che gli sono valse l'accusa di vilipendio al presidente della Repubblica. Dipinge il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, come «una logorroica e incartapecorita comare napoletana» e definisce «eventi odiosi e sciagurati» il Risorgimento, l'Unità d'Italia, la Resistenza partigiana.

Leggi di più su L'Eco di venerdì 19 aprile

© RIPRODUZIONE RISERVATA