Il baratto fa il pieno con la crisi
Scambio di oggetti, tempo e lavori

Al Centro socio culturale di via Borgo Palazzo, si respirava l'aria leggera della poesia. La sensazione che si percepiva varcando l'ingresso della biblioteca comunale era quella d'entrare in una dimensione irreale e suggestiva.

Al Centro socio culturale di via Borgo Palazzo, si respirava l'aria leggera della poesia. La sensazione che si percepiva varcando l'ingresso della biblioteca comunale era quella d'entrare in una dimensione irreale e suggestiva, dove per magia le stanze, allestite con piccoli banchetti in legno sui quali trovavano posto gli oggetti più svariati, parevano diventare ponti invisibili, capaci di collegare il presente a un passato lontano soltanto nel tempo.

Ideatrici di questo viaggio Clara Luiselli, dell'associazione culturale gli Ovali Mancati, vera artefice dell'iniziativa, Cristiana Capelli e Laura Vailati, rispettivamente responsabile e presidente del Csc. Protagonista della serata era il baratto, la modalità di scambio utilizzata prima che venisse introdotto il denaro.

Forse non è una coincidenza che il tema sia stato proposto in questo momento di crisi economica e non è certo per caso che la serata ha riscosso un successo superiore alle aspettative, con un'affluenza di aspiranti barattatori che ha riempito all'inverosimile le stanze della biblioteca.

Quando Cristiana ha dato il via agli scambi, si è scatenato l'entusiasmo dei partecipanti incuriositi. A rendere ancora più coinvolgente l'iniziativa la possibilità di barattare anche il tempo e le maestrie. Su una bacheca ognuno ha potuto affiggere biglietti su cui aveva scritto le abilità che offriva. C'era chi si proponeva per insegnare a cucinare i brownies, dolcetti americani, chi offriva una lezione di yoga, chi metteva a disposizione conoscenze erboristiche per insegnare a utilizzare le piante officinali del territorio bergamasco.

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