Finta ricevuta per non pagare la multa
Nei guai 38enne a Dalmine

Pur di riavere la sua auto - messa sotto sequestro perché circolava senza assicurazione - ed evitare il pagamento della contravvenzione, non ha esitato a Dalmine a contraffare la ricevuta versamento del pagamento della multa. Ma è stato scoperto.

Pur di riavere la sua auto - messa sotto sequestro perché circolava senza assicurazione - ed evitare il pagamento della contravvenzione, non ha esitato a contraffare la ricevuta versamento del pagamento della multa, e con quella si è presentato alla polizia locale.

Scoperto e denunciato a piede libero nel giro di pochi giorni, grazie all'arrivo come da prassi della vera ricevuta trasmessa dalle Poste, si è trovato a processo con l'accusa di truffa ai danni del comune di Dalmine. Martedì mattina in udienza preliminare V. R., 38 anni, originario di Napoli ma residente all'epoca a Dalmine, con precedenti penali, ha patteggiato un anno, tre mesi e 10 giorni di reclusione, oltre a 600 euro di multa.

Il fatto risale all'estate del 2012: l'auto del trentottenne, legale rappresentante di una ditta, era stata fermata dalla polizia locale di Dalmine per normali controlli su strada; dall'accertamento era emerso che il veicolo non aveva la regolamentare e obbligatoria copertura assicurativa. A quel punto era scattata la multa, di 798 euro, e il sequestro dell'auto stessa: uniche condizioni per il ritiro l'aver pagato la multa e essersi messo in regola con l'assicurazione.

Il 31 agosto l'uomo si era presentato agli uffici della polizia locale e, mostrando il certificato assicurativo e una ricevuta del pagamento della sanzione amministrativa, aveva recuperato la vettura. Il problema era però sorto una settimana dopo, quando alla polizia locale era arrivata – come da prassi – anche la ricevuta del versamento da parte delle Poste: con tutt'altra cifra pagata però, vale a dire 37,98 euro invece di 798.

A quel punto si era scoperto che la ricevuta iniziale era stata abilmente contraffatta e contro il trentottenne – schivato il pagamento della sanzione – era stata fatta partire immediatamente la denuncia con le accuse di falso e truffa ai danni del Comune, come beneficiario della sanzione.

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