La stretta dell'Unione dei Colli
«Sale giochi chiuse entro le 22»

«Preoccupa tutti». Da qui un regolamento che detta le regole per l'apertura e la gestione di sale giochi, unico per gli otto Comuni della neonata Unione dei Colli: dovranno chiudere entro le 22 i locali dove si gioca.

«Preoccupa tutti». Da qui un regolamento che detta le regole per l'apertura e la gestione di sale giochi, unico per gli otto Comuni della neonata Unione dei Colli: dovranno chiudere entro le 22 i locali dove si gioca ad Albano, Bagnatica, Brusaporto, Gorlago, Cenate Sopra, Cenate Sotto, San Paolo d'Argon e Torre de' Roveri.

Sullo stesso territorio non si potranno aprire nuove sale giochi e videolottery (Vlt) a meno di 300 metri da luoghi sensibili e l'elenco è lungo: municipio, nidi, scuole di ogni ordine e grado, ambulatori medici, biblioteche, centri sociali e culturali, cimiteri, case di riposo, parchi, mercato, luoghi di culto, oratori, centri sportivi eccetera. In pratica, sarà dura restarne fuori.

In 11 articoli la carta punta – con tutta evidenza – a scoraggiare eventuali nuove aperture di sale slot o videolottery su un territorio che negli ultimi 2/3 anni ne ha viste fiorire complessivamente 11 (nove Vlt, due sale slot), ovviamente senza contare i locali – dai bar alle tabaccherie – che hanno un'area riservata alle cosiddette macchinette. «Un dilagare – spiega Gianluigi Belotti, sindaco di Cenate Sotto e presidente pro tempore dell'Unione – che ci preoccupa tutti e a cui tutti, all'unanimità in Giunta, abbiamo deciso di mettere un freno. Provarci, perlomeno, con l'intento di controllare il fenomeno, di mettere dei paletti in tema di orari per chi è già aperto e di distanze da luoghi sensibili per chi intenderebbe aprire in futuro.

Sono articoli legalmente indifendibili? Vedremo, ci aspettiamo ovviamente ricorsi al Tar da parte di chi verrà sanzionato, ma ce la giocheremo. Da qualche parte bisogna pur cominciare per fermare questa piaga che rovina persone, famiglie, intere comunità e che contribuisce a far crescere illegalità e microcrimine».

La delibera dell'Unione è già stata approvata senza se e senza ma nei Consigli comunali di tutti i paesi facenti parte. «Alcuni di questi, a partire dal mio – spiega Belotti – avevano già un proprio regolamento, ma con la costituzione dell'Unione con la polizia locale dei Colli, diventava complicato anche per i vigili, che operano giorno e notte sul territorio di otto paesi, controllare che norme differenti tra un Comune e l'altro venissero rispettate. Così abbiamo deciso per una carta unica».

La quale norma tutti i locali, non solo le sale giochi le cui autorizzazioni vengono rilasciate dai Comuni, ma anche le Vlt, che invece fanno riferimento direttamente alla questura. E il regolamento si applica anche a bar o locali che ospitano un'area con le macchinette. Quest'area dopo le 22 dovrà essere chiusa.

«Non sono novità da poco – conferma Belotti –, perché prima nei paesi dove non c'erano regolamenti, si poteva andare avanti a giocare fino alle 2 di notte, con problemi di ordine pubblico, sicurezza e quiete della collettività». E non finisce qui: «Ai soli fini della tutela dell'incolumità delle persone e dell'igienicità dei luoghi, con specifico provvedimento motivato si potrà imporre all'interessato, a sue spese, l'adozione di particolari ulteriori cautele igieniche nei locali, di accorgimenti per il contenimento dei rumori, la riduzione del normale orario del locale».

Per chi sgarra, si sono sanzioni fino a 500 euro. A vigilare sull'osservanza del nuovo regolamento ci sono il comandante della Polizia dei Colli, Enzo Fiocchi, e i suoi uomini, i quali hanno sott'occhio più di altri l'elenco di risse, liti e pure una rapina dentro una sala slot. Elenco lungo.

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