Incidenti, al vaglio le telecamere
La questura: i feriti sono sette

Il giorno dopo la guerriglia urbana è tempo di indagini e di bilanci. I 1.400 tifosi juventini, che mercoledì sera erano stati tenuti a lungo dalle forze dell'ordine all'interno dello stadio per timore di agguati, sono stati scortati fuori dalla polizia verso l'una di notte.

Il giorno dopo la guerriglia urbana, che mercoledì ha rovinato sia il prepartita, causando problemi d'ordine pubblico, sia il match (sospeso 8' per lanci di fumogeni e di piastrelle dei bagni) è tempo di indagini e di bilanci. I 1.400 tifosi juventini, che mercoledì sera erano stati tenuti a lungo dalle forze dell'ordine all'interno dello stadio per timore di agguati, sono stati scortati fuori dalla polizia verso l'una di notte e non ci sono stati ulteriori incidenti.

La questura giovedì sta visionando i filmati delle telecamere per tentare d'individuare gli ultrà più facinorosi. Il questore Dino Finolli ha tenuto a precisare che il lavoro delle forze dell'ordine è stato positivo perché è stato scongiurato il pericolo maggiore, ovvero che le due tifoserie venissero a contatto in modo serio (lo scontro fisico è stato sfiorato in piazzale Oberdan, quando dai pullman dei sostenitori juventini sono scesi i tifosi più agguerriti).

Ora c'è il balletto delle responsabilità. Di chi è la colpa maggiore per la serie di incidenti che hanno dimostrato la totale inciviltà degli ultrà più facinorosi? Se a dare il là alla guerriglia sono stati gli ultrà atalantini che hanno attaccato le forze dell'ordine in viale Giulio Cesare con sassi, fumogeni e petardi e sono stati dispersi con l'uso dei lacrimogeni, fonti della questura dicono che dopo la responsabilità maggiore ricadrebbe sugli ultrà juventini, soprattutto per quanto avvenuto all'interno dello stadio in quanto il lancio di piastrelle e fumogeni ha avuto come primi artefici proprio i supporter bianconeri.

Al di là delle responsabilità, è stata una gran brutta serata per il calcio e per Bergamo e a risentirne sono stati principalmente i residenti nel quartiere, costretti a rimanere asserragliati a casa per timore di essere coinvolti nella follia ultrà.

Secondo la questura, sono in tutto sette, di cui quattro appartenenti alle forze dell'ordine, le persone rimaste ferite negli scontri. Nessuno di loro è grave: gli altri tre feriti sono atalantini. La polizia sta anche cercando di fare il punto con i Pronto soccorso degli ospedali Giovanni XXIII e Gavazzeni per avere il quadro complessivo della situazione e scoprire eventuali altri feriti.

Cresce anche il numero di veicoli rimasti danneggiati negli scontri avvenuti nei pressi dello stadio di Bergamo. Senza pensare ai cartelli stradali divelti, ai sanpietrini stradicati e lanciati....

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