«Cane grosso, padrone grosso»
Ora Rota Imagna detta legge

«È fatto divieto assoluto di consentire la libera circolazione dei cani, senza la presenza di un conduttore di una corporatura e un peso proporzionato alla mole dell'animale». In buona sostanza: se il cane è grosso... tale deve essere anche il padrone.

«È fatto divieto assoluto di consentire la libera circolazione dei cani, senza la presenza di un conduttore di una corporatura e un peso proporzionato alla mole dell'animale». In buona sostanza: se il cane è grosso... tale deve essere anche il padrone. Di fatto una regola di normalissimo buon senso: probabilmente mai si darebbe un San Bernardo al guinzaglio di un bambino, ma forse neppure a una persona troppo esile e non in grado di tenere a bada la forza dell'animale.

Sta di fatto che alcuni regolamenti comunali sulla disciplina di cani e gatti, nel tentativo di entrare nel merito di ogni possibile caso, si spingono a specificare anche norme di comportamento che, lette, poi fanno un po' sorridere. È il caso della recente ordinanza del Comune di Rota Imagna (entrerà in vigore dal 1° giugno) che regolamenta «il rapporto tra la popolazione umana e le specie canine domestiche».

Nello stabilire l'uso di guinzaglio e museruola obbliga anche i padroni a tenere conto, per così dire, dei pesi reciproci: «Il conduttore deve avere una corporatura e un peso proporzionati». Insomma, tanti chili l'uno, altrettanti l'altro. Pena la multa, da 25 a 150 euro.

«Mi sembra una novità assoluta – dice Piera Rosati, direttore comunicazione della Lega nazionale per la difesa del cane –. Mai sentito una cosa del genere nei regolamenti. Succede, però, che tanti Comuni, per garantire il più possibile la sicurezza, emettano ordinanze con indicazioni abbastanza singolari. E così si sentono a posto, perché ci sono i divieti. In realtà basterebbe un po' di buon senso».

Leggi di più su L'Eco di Bergamo in edicola

© RIPRODUZIONE RISERVATA