L'Eco Lab, avanti con un nuovo tema
Questa volta si parla della «città bella»

E ora arriva il bello. Perché da lunedì 13 maggio comincia il quarto modulo de L'Eco Lab, quello appunto dedicato a «La città bella»: una definizione molto ampia che abbraccia turismo, arte e cultura. Intervieni sul blog de L'Eco Lab.

E ora arriva il bello. Perché da lunedì 13 maggio comincia il quarto modulo de L'Eco Lab, quello appunto dedicato a «La città bella»: una definizione molto ampia che abbraccia turismo, arte e cultura. Ovvero asset fondamentali per lo sviluppo della nostra città: tanto invocati quanto storicamente rimasti ai margini di un territorio dalla tradizione fortemente manifatturiera.

Fin troppo facile fare l'elenco dei nostri punti di forza: da Donizetti alla Carrara, passando per il Moroni, Città Alta, ma questo nuovo passo de L'Eco Lab nella direzione di una città condivisa e (soprattutto) capace di guardare al futuro si pone come obiettivo quello di andare oltre sterili liste della spesa. Che in sé e per sé da sole significano ben poco: la sfida è quella di metterla a sistema, stabilire priorità e indicare quali possano davvero essere decisive per la Bergamo del 2025. E anche oltre. All'orizzonte ci sono traguardi che possono aiutare a definire meglio le sfide, ma che non possono diventare essi stessi esaustivi di tutta la partita: è il caso di Bergamo 2019 Capitale europea della cultura e della prossima (tra un anno, si spera) riapertura dell'Accademia Carrara, chiusa dall'estate del 2008 per dei lavori che si sono rivelati infiniti. In entrambi i casi si tratta di spazi (virtuali e meno) da riempire di contenuti e senso. Qualcosa di diverso da una semplice esposizione dei gioielli di famiglia, perché dietro un museo (tanto più se la raccolta è civica, come la Carrara) c'è un'idea passata e futura di città. Idem (anzi, di più) per un progetto come quello che guarda al 2019, e che come presupposto deve avere un'idea di cultura.

Alla luce della propria storia, ma soprattutto della contemporaneità. Ed è proprio questo il primo tema di confronto del modulo dedicato a «La città bella»: a che modello di cultura pensate nell'ottica di Bergamo 2019? Quali carte si possono giocare per avere la meglio nella corsa con altre (agguerrite) città italiane? Perché di certo i nostri tesori sono un'ottima base di partenza, ma da soli non bastano: serve un progetto che li porti (insieme ad altri asset, immateriali e no) in una prospettiva capace di rappresentarli nella contemporaneità, di fornire risposte ad un'Europa che da una Capitale si attende qualcosa di diverso.

Per intervenire nel dibattito lo schema è ormai quello consolidato e coinvolgerà tutti i media del gruppo Sesaab: dal giornale al web, passando per la radio e Bergamo Tv. Un mese intenso, durante il quale il centro del confronto sarà il blog de L'Eco Lab, accessibile da questo sito. Qui verranno lanciati i vari approfondimenti dedicati a «La città bella», sui quali invitiamo tutti a dire la propria. Decisiva sarà come sempre la regia di Ipsos (l'istituto guidato da Nando Pagnoncelli) che nel forum che prenderà vita dalla discussione nel blog, metterà a fuoco i punti più rilevanti. Tutto in un mese, all'insegna della bellezza. E ne abbiamo tutti davvero bisogno.

© RIPRODUZIONE RISERVATA