Corte dei Conti: «Ridate i soldi»
Maroni: «Indennità onnicomprensiva»

"Credo che l'Ufficio di Presidenza debba chiedere ai consiglieri di rimborsare la Regione, poi chi riterrà di aver speso legittimamente, opporrà le proprie ragioni". Così il Presidente della Lombardia e leader del Carroccio, Roberto Maroni.

"Credo che l'Ufficio di Presidenza debba chiedere ai consiglieri di rimborsare la Regione, poi chi riterrà di aver speso legittimamente, opporrà le proprie ragioni". Così il Presidente della Lombardia e leader del Carroccio, Roberto Maroni, a proposito della relazione della corte dei Conti che ha bollato come irregolari un milione di euro di rimborsi chiesti dai consiglieri regionali nella passata legislatura.

Ribadendo che la questione è di competenza del Consiglio e non della Giunta, Maroni ha poi precisato, che "la posizione della Giunta sulla legge di riforma dei rimborsi ai gruppi consiliari è che non si debbano dare rimborsi, l'indennità deve essere onnicomprensiva e non ci devono essere rimborsi a parte".

"Il costo dell'attività politica - ha continuato Maroni - va finanziato dal gruppo o dal partito, non dalla regione, attraverso la messa a disposizione di servizi, non di soldi". Infine, il governatore lombardo si è anche detto disposto a mettere a disposizione dei Consiglieri, uffici nelle sedi provinciali della Regione.

Secondo la Corte dei Conti sono oltre un milione di euro i rimborsi dei gruppi del Consiglio regionale lombardo irregolari. In pratica circa un terzo delle spese per il funzionamento e la comunicazione dei gruppi è stata considerata irregolare: 1.013.891 euro su un totale di 3.736.656 euro.

Tra le spese ritenute irregolari vi sono quelle di ristorazione, di pernottamento all'interno della Regione e dei materiali d'ufficio. Il gruppo che ha più spese contestate nel 2012 è quello della Lega Nord, con oltre 597mila euro su un totale del capitolo comunicazione e finanziamento di 931mila euro. Insomma più del 50%. A seguire il Pdl con 298mila euro di rimborsi considerati irregolari su circa 1,23 milioni euro. Al terzo posto, in ordine di contestazioni, c'è l'Udc con quasi 49mila euro di spese ritenute non inerenti all'attività consiliare, a fronte di un totale di 176mila della voce comunicazione e finanziamento.

Il Pd si è visto contestare 46mila euro di rimborsi, a fronte di circa 967mila di contributi; l'Italia dei Valori 12mila su 176mila; Sel 10mila su 129mila. Chiude il Partito pensionati con 827 euro su 8mila. Le contestazioni della Corte dei Conti, che superano il milione di euro, riguardano però solo i circa 3,7 milioni della voce comunicazione e funzionamento, mentre il finanziamento complessivo dei gruppi nel 2012 ammontava a oltre 10 milioni di euro.

Dopo la delibera della Corte dei Conti, ieri il presidente del Consiglio regionale, Raffaele Cattaneo (Pdl), ha annunciato che l'Ufficio di presidenza dell'assemblea ha deciso di sospendere momentaneamente l'erogazione dei contributi ai gruppi. "Sospendiamo - ha detto Cattaneo - l'erogazione dei contributi ai gruppi, in attesa della conclusione degli approfondimenti che verranno fatti". Una volta terminate le analisi, verrà presa una decisione: "O sospenderemo qualsiasi erogazione o daremo 1/3 dei fondi spettanti ai gruppi fino al 30 giugno".

Quest'ultima riduzione era già stata stabilita dall'Ufficio di presidenza in attesa dell'approvazione della nuova legge sul taglio dei costi della politica. Comunque, secondo Cattaneo, la delibera della Corte merita approfondimenti perché "non sappiamo chi sia tenuto a renderla esecutiva e se si possa far ricorso oppure no". Da parte sua, sottolinea il presidente, la Corte dei Conti "chiede il rimborso delle spese non inerenti al mandato consiliare".

E, da questo punto di vista, "l'Udp non farà sconti a nessuno: se ci saranno casi conclamati di utilizzo improprio di rimborsi, vanno restituiti", anche se l'Ufficio di presidenza intende fare accertamenti più appronditi. La vicepresidente del Consiglio regionale in quota Pd, Sara Valmaggi, ha invece voluto sottolineare che "questo tipo di controlli non hanno riguardato unicamente la Lombardia". Le indagini della Corte dei Conti, infatti, "hanno coinvolto e stanno coinvolgendo numerose altre Regioni" e "a fronte di questo si pone un problema complessivo di interpretazione della normativa nazionale". I rilievi della Corte vengono definiti 'una pagina che riguarda il passato' dalla maggioranza in Consiglio regionale.

Il capogruppo della Lega Nord, Massimiliano Romeo, sottolinea che "la vicenda dei rimborsi è una pagina che riguarda il passato e che si è chiusa definitivamente". Non a caso, continua Romeo, "la prima proposta di legge presentata dal presidente Maroni e sottoscritta dai consiglieri della Lega Nord prevede il completo azzeramento di tutti i rimborsi destinati ai gruppi politici del Consiglio Regionale". Il co-capogruppo del Pdl, Claudio Pedrazzini spiega che "sarebbe grave se d'ora in poi non si dovesse tenere conto dei rilievi evidenziati dalla Corte". E poi si assume "pienamente la responsabilità che mi compete nei controlli e nelle verifiche sui rimborsi e sulle spese legate all'attività del mio gruppo consiliare e dei suoi componenti".

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