Servizi sociali, soldi finiti
Grido disperato dei sindaci

«Servizi sociali al collasso. I Comuni stanno impegnando soldi che non hanno». Il grido disperato è di Leonio Callioni, presidente del Consiglio di rappresentanza dei sindaci dell'Asl di Bergamo: ha invitato i neo consiglieri regionali bergamaschi.

«I servizi sociali sono al collasso. I Comuni stanno impegnando soldi che non hanno». Il grido disperato è di Leonio Callioni, presidente del Consiglio di rappresentanza dei sindaci dell'Asl di Bergamo, che venerdì - alle 15,30 in sala Lombardia all'Asl - ha invitato i neo consiglieri regionali bergamaschi, compreso l'assessore Claudia Terzi, per chiedere un aiuto urgente, anzi urgentissimo, sul welfare.

Presidente, si è montato la testa? Il Consiglio di rappresentanza dei sindaci dell'Asl non è nemmeno un ente giuridico e lei convoca tutti i nostri amministratori regionali? A che titolo?
«È sicuramente un incontro anomalo, ma credo che dovrebbe diventare una prassi un paio di volte all'anno. I sindaci sono disperati e poiché le competenze sui servizi sociali fanno capo alla Regione, non potevo che rivolgermi ai nostri colleghi bergamaschi che potranno incidere al Pirellone».

Siamo così messi male?
«Comuni e Ambiti territoriali non sono più in grado di mantenere il livello di programmazione e di gestione dei servizi alla persona costruito in questi anni con enorme impegno».

Chi ha chiuso i rubinetti dei finanziamenti?
«Lo Stato. È addirittura dal 2011 che gli Ambiti territoriali non ricevono finanziamenti: gli ultimi fondi nazionali per il sociale assegnati ai territori risalgono al 29 dicembre 2011 ed erano "solo" 2.240.000 euro circa».

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