Lago di Moio, dopo i ritardi
conto alla rovescia per la pulizia

A marzo l'ennesima fumata grigia, ma il 21 maggio potrebbe arrivare l'atteso via libera per il piano di pulizia e recupero capacità dell'invaso del Lago Bernigolo, situato in territorio di Moio de' Calvi in Alta Val Brembana.

A marzo l'ennesima fumata grigia, ma il 21 maggio potrebbe arrivare l'atteso via libera per il piano di pulizia e recupero capacità dell'invaso del Lago Bernigolo, situato in territorio di Moio de' Calvi in Alta Val Brembana. Da anni il bacino idrico di proprietà dell'ENEL necessita di un intervento radicale per il materiale depositatosi sul fondo, che compromette l'intero contesto idrico e ambientale del lago.

Al tavolo della Sede Territoriale di Bergamo nelle scorse settimane una prima conferenza di servizio ha discusso il piano operativo (presdiposto da Enel Produzione spa) per lo svaso del bacino da oltre 550.000 metri cubi creato a valle della Centrale Bordogna (pure in territorio di Moio), costruita negli anni ‘30 e al tempo fra le più grandi in Italia. A coordinare i lavori c'era Claudio Merati, dirigente della Sede Territoriale di Bergamo, e con lui funzionari e consulenti di ERSAF, ARPA, Provincia di Bergamo, il sindaco di Moio, Davide Calvi e quelli dei comuni confinanti: Virna Facheris di Valnegra e Stefano Ambrosioni di Lenna.

All'incontro hanno partecipato anche i rappresentanti del Consorzio di Bonifica della Media Pianura Bergamasca, che hanno confermato la disponibilità a compartecipare le spese nel caso in cui venga prevista, oltre all'utilizzo idroelettrico, una regolarizzazione della portata e dei rilasci per uso agricolo, con specifica intesa con ENEL.

“Un nuovo incontro è ora convocato per il 21 maggio – conferma il sindaco di Moio, Davide Calvi – e siamo moderatamente ottimisti per vedere finalmente ripulito il lago. Le perizie geologiche sono confortanti, soprattutto perché escludono che il materiale da asportare possa essere classificato come rifiuto pericoloso, viste le bassissime concetrazioni (ampiamente entro i limiti di legge) di elementi potenzialmente inquinanti. Il problema del lago è sul tavolo da molto tempo, e già nel 2005 si era avviata un'ipotesi di svaso, poi rimasta lettera morta. Da parte nostra ci sono i massimi auspici affinchè si arrivi finalmente ad una fase operativa. Il contesto del Bernigolo rappresenta una potenzialità innegabile, quale riserva d'acqua ma anche come risorsa turistica. Negli ultimi anni abbiamo investito oltre 400.000 euro provenienti dalla Legge Valtellina per mettere in sicurezza i pendii delle sponde e molto resta da fare. Teniamo a mettere in evidenza anche il fatto che il lago e la Centrale generano risorse annuali per centinaia di migliaia di euro pagati dai produttori, che enti sovraterritoriali (Consorzio BIM in primis) dovrebbero reivestire sul territorio”.

Nei mesi scorsi a lanciare un SOS per il lago di Moio è arrivato anche il FAI, che ha inserito il Bernigolo fra i “luoghi del cuore” da votare online. Nei mesi scorsi Enel ha presentato il progetto predisposto dall'Unità hydro business di Sondrio, che prevede progressivi rilasci controllati di materiale nel fiume, come concesso dal decreto Monti dello scorso anno. I consulenti dell'Enel a primavera hanno effettuato anche alcuni campionamenti nel lago.

“Una volta condivise le modalità di rilascio del materiale – spiegano i tecnici - questo sarà costantemente monitorato, da noi, Arpa, Provincia e Ster. I parametri chimici-fisici (ossigeno, quantità di limo e altro) dovranno essere sempre nella norma”.

Il rinvio deciso nell'incontro di marzo ha consentito ad Enel di aggiornare il Piano Operativo con le prescrizioni suggerite a febbraio. Comprendono la richiesta di sperimentare il dragaggio (con eventuale svuotamento temporaneo) del lago e la fluitazione con modalità variabile in periodo invernale (per non più di 2 giorni) oppure in occasione di eventi di moderata piena nei prossimi mesi. La fase di asportazione meccanica è invece ipotizzata per l'inverno 2013-2014, per la quale gli enti presenti hanno chiesto ad Enel precise indicazioni circa le aree di deposito e il successivo utilizzo del materiale.

Per la fluitazione (rilascio di materiale nel lago) Enel ha confermato i richiesti monitoraggi in quattro postazioni: a monte dell'invaso presso il ponte che porta al cantone Santa Maria (in territorio di Lenna), a valle presso il ponte del cantone San Francesco (pure Lenna), a monte della confluenza del fiume con il Brembo di Olmo in corrispondenza della stazione ARPA ed a valle del gommone-diga di Lenna.

Il sindaco di Lenna ha chiesto di considerare l'impatto del trasporto del materiale a mezzo camion, che transiteranno principalmente sul suo territorio. Condivise anche le riflessioni riguardo la salvaguardia della pregiata fauna ittica presenti nel lago e nel fiume. Per il Bernigolo insomma si avvicina una nuova giovinezza.

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