Case a Dubai, l'ombra dell'evasione
Finanza a Treviglio, quattro indagati

A stipulare i contratti con i clienti che compravano gli appartamenti di un lussuoso grattacielo a Dubai era una società di Londra, la Dubai business Llp, ma secondo la Guardia di Finanza di Bergamo la ditta di fatto veniva amministrata a Treviglio.

A stipulare i contratti con i clienti che compravano gli appartamenti di un lussuoso grattacielo a Dubai era una società di Londra, la Dubai business Llp, ma secondo la Guardia di Finanza di Bergamo la ditta di fatto veniva amministrata a Treviglio, attraverso l'immobiliare Ellebiemme.

Gli uffici all'estero sarebbero serviti solo a evadere oltre 4 milioni di imposte. Per questo quattro persone sono iscritte nel registro degli indagati, accusate a vario titolo di omessa dichiarazione: si tratta di Luca Mulino (titolare dell'immobiliare Ellebiemme di Treviglio), Bernardo Sannino, Renato Santoro e Raffaele Umbriano (procuratore speciale della Dubai business in Italia).

L'indagine delle Fiamme gialle si inserisce in un'operazione immobiliare che inizia nel 2006 con la costruzione del grattacielo «Dolce Vita» di Dubai: una struttura di 24 piani, 280 appartamenti, piscina e tutti i confort degni di un palazzo di lusso. La Ellebiemme è l'intermediario italiano tra i clienti e la Dubai business di Londra: per ogni contratto stipulato, la società trevigliese ottiene una provvigione.

L'operazione attira diversi acquirenti, anche perché – secondo un'inchiesta del settimanale L'Espresso – il cantiere sarebbe stato visitato «da personaggi dello spettacolo ed ex calciatori come Marco Columbro e Marco Del Vecchio».

E ci sono anche vip tra gli azionisti dell'operazione: «Un quarto della Dubai business», dice L'Espresso, appartiene a una società che è stata amministrata dall'allenatore Antonio Conte (lo scorso luglio ha ceduto tutte le azioni al fratello): la Victory iniziative immobiliari srl.

Il cantiere di Dubai, per la cronaca, si ferma: si blocca una prima volta nel 2009 e poi un'altra nel 2010, per problemi tecnici e burocratici, che portano anche al cambio del costruttore. Nelle scorse settimane un gruppo di investitori bergamaschi si era rivolto al nostro giornale per segnalare il disagio provocato dal fermo dei lavori, ottenendo rassicurazioni da Luca Mulino che il cantiere ripartirà entro la fine di quest'anno.

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