Nelle Valli il ricordo delle tragedie
La memoria torna a tanti anni fa

Il maltempo di questi giorni non è soltanto un fatto «di colore» con cui animare le chiacchiere al bar o in ufficio. È un umore che sale come il livello dei fiumi, soprattutto in Val Seriana e Val Brembana, dove le alluvioni in passato hanno colpito duramente.

Il maltempo di questi giorni non è soltanto un fatto “di colore” con cui animare le chiacchiere al bar o in ufficio. E' un imore che sale come il livello dei fiumi, soprattutto in Val Seriana e Val Brembana, dove le alluvioni in passato hanno colpito duramente.

Era il 10 luglio del 1972 2 e la media Val Seriana fu sconvolta da un'alluvione che seminò morte e disastri. Furono colpiti soprattutto i paesi di Fiorano, Gazzaniga, Albino, Nembro e Pradalunga con danni ingenti. A Comenduno un uomo, Giovanni Falconi di 36 anni, morì nella sua casa dopo aver messo in salvo la moglie e la figlioletta.

Il 18 luglio 1987 l'alluvione sconvolse i territori della Valle Brembana, oltre a vaste aree montane delle Province di Bergamo, Brescia, Como e Lecco. La Valle Brembana fu, insieme alla Valtellina, la zona maggiormente danneggiata dall'alluvione che provocò vittime e distrusse infrastrutture mettendo in ginocchio l'economia.

Ci furono cinque vittime (di cui tre a Mezzoldo) con due corpi che non sono mai più stati recuperati: Angelo Salvetti, Romeo Cortinovis, Marco Tamborino, Paola Tornaghi e Barbara Orlando. Un fiume di acqua e di macerie invase i paesi e cancellò la statale della Val Brembana in quattordici punti tra Lenna e San Pellegrino. Il Brembo, ingrossatosi oltre misura per la continua pioggia, straripò distruggendo strade e case, isolando paesi dell'Alta Valle, devastando un po' tutto il territorio e provocando frane ovunque.

© RIPRODUZIONE RISERVATA