Nuovo ospedale, secchielli addio
Pronte 50 lastre da sostituire

I secchielli, quelli che quando piove compaiono nell'atrio del nuovo ospedale di Bergamo per raccogliere le gocce d'acqua che cadono all'interno, presto spariranno. Le 50 vetrate, che sostituiranno quelle in peggiori condizioni della copertura del Papa Giovanni, sono già arrivate.

I secchielli, quelli che quando piove compaiono nell'atrio del nuovo ospedale di Bergamo per raccogliere le gocce d'acqua che cadono all'interno, presto spariranno. Le 50 vetrate, che sostituiranno quelle in peggiori condizioni della copertura del Papa Giovanni, sono già arrivate.

Il problema della copertura della cosiddetta hospital street, che collega le torri del nuovo ospedale di Bergamo, è noto da tempo. Alcune vetrate, rotte, sono state sostituite, anche su richiesta dei collaudatori, prima dell'apertura al pubblico della struttura.

Un piano triennale prevede inoltre la sostituzione dell'intera copertura: si tratta infatti di vetri particolari, che vengono prodotti apposta nelle misure necessarie per la copertura del Papa Giovanni. Ci vuole tempo per la consegna, ma nei prossimi tre anni - hanno confermato dall'Azienda Ospedaliera - saranno cambiati tutti.

Intanto le 50 lastre già arrivate andranno a tamponare le situazioni più urgenti: verranno posizionate nei punti dove, quando piove, vengono collocati i secchielli (una decina). L'unico intralcio all'intervento è costituito dalle incerte condizioni meteo di questi giorni.

Non è infatti possibile mandare operai sul tetto quando il tempo è instabile, o peggio se piove. Contestualmente alla sostituzione delle 50 vetrate (con quelle già arrivate), spiegano dall'ospedale, si metterà mano alla sistemazione dei profili di alluminio e alla sigillatura con silicone della copertura.

Evidentemente quella attuale non è stata eseguita a regola d'arte, e questo è il motivo vero degli sgocciolamenti che si sono registrati, complice anche l'enorme quantità d'acqua caduta negli ultimi giorni sul Bergamo e sulla nostra provincia. Acqua che altrove ha causato danno particolarmente consistenti.

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