Amadeo: «Mi presenterò al pm
Sono certo della mia correttezza»

«Apprendo dalla stampa di essere iscritto nelle registro delle notizie di reato per l'ipotesi di peculato, ma ritengo l'ipotesi del tutto insussitente». Così il direttore generale dell'azienda ospedaliera «Bolognini» di Seriate, Amedeo Amadeo.

«Apprendo dalla stampa di essere iscritto nelle registro delle notizie di reato per l'ipotesi di peculato, ma ritengo l'ipotesi del tutto insussitente». Così il direttore generale dell'azienda ospedaliera «Bolognini» di Seriate, Amedeo Amadeo, in relazione alla notizia secondo cui sarebbe iscritto nel registro degli indagati dalla Procura di Bergamo per per peculato.

«Mi presenterò spontaneamente presso il pubblico ministero titolare dell'inchiesta per chiarire la mia posizione, non appena potrà ricevermi. Sono tranquillo - conclude Amadeo -, certo della totale correttezza del mio operato e della mia completa estraneità ai fatti di reato».

Secondo le accuse, Amadeo avrebbe chiamato l'autista del Bolognini per farsi prelevare dal luogo delle vacanze, in Croazia, e riportare in ospedale a Seriate per firmare delle delibere. Poi si sarebbe fatto riaccompagnare. Anche per questo motivo il direttore genelare Amedeo Amadeo sarebbe indagato per peculato.

Secondo le prime informazioni la Procura della Repubblica di Bergamo starebbe verificando, fra le altre cose, l'uso fatto delle auto di servizio dell'Azienda Ospedaliera Bolognini.

Tutto sarebbe partito dall'analisi delle carte che la Guardia di finanza ha acquisito durante alcuni controlli a Seriate, fra la fine del 2012 e l'inizio del 2013: si tratta di delibere e atti sulle attività e i movimenti legati all'attività sia dell'ospedale sia del suo direttore generale.

Amedeo, 67 anni, direttore generale del Bolognini dal 2000, avrebbe ammesso il doppio viaggio da e per la Croazia, parlando però di urgenti ragioni di servizio.

Se il motivo fosse valido dovranno ora accertarlo gli inquirenti, che avrebbero anche sentito a tal proposito alcune persone informate sui fatti. Ci sarebbero, sotto la lente, altri viaggi fatti con l'auto dell'ospedale, probabilmente una decina.

Sotto la lente di chi indaga ci sarebbero altri viaggi con auto aziendale e autista, compiuti anche da altri dirigenti del Bolognini. Ma i chilometraggi sono solo uno dei filoni dell'indagine: nel mirino del pm Franco Bettini e dei militari del nucleo di polizia tributaria delle Fiamme gialle di Bergamo ci sarebbero anche appalti, forniture e nomine.

Ora Amadeo, che in tutti questi mesi di inchiesta non è mai stato convocato dagli inquirenti, ha dato mandato al suo legale per accertare se il suo nome sia realmente iscritto nel registro degli indagati con l'accusa di peculato. In caso positivo, il direttore generale depositerà la nomina dell'avvocato e chiederà di essere sentito dal sostituto procuratore titolare dell'inchiesta.

In passato Amadeo in un esposto dei Verdi veniva accusato di abuso d'ufficio per aver messo all'asta tre appartamenti dell'azienda sanitaria che erano finiti alla moglie e al fratello di un dirigente del Bolognini. L'indagine a suo carico era però stata archiviata su richiesta dello stesso pm Enrico Pavone.

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