Bilancio della Provincia, l'Udc
«Immobilismo imbarazzante»

Assenza di iniziativa sul tema lavoro, scarsa attività in campo turistico e dei comprensori sciistici, problemi sul trasporto scolastico, mancato adeguamento del Piano Faunistico Venatorio. Sono le criticità che emergono, per l'Udc, dal bilancio della Provincia.

Assenza di iniziativa sul tema lavoro, scarsa attività in campo turistico e dei comprensori sciistici, problemi sul trasporto scolastico, mancato adeguamento del Piano Faunistico Venatorio. Sono le criticità che emergono, per l'Udc, dal bilancio della Provincia: si parla di un immobilismo imbarazzante.

«Tra gli aspetti critici che a nostro giudizio hanno caratterizzato in termini negativi l'attività e la gestione amministrativa del 2012 - scrive Vittorio Milesi, capogruppo della Lista Bettoni-Udc - intendiamo sottolineare le questioni che seguono:

Assenza di iniziativa sul tema lavoro
Il 2012 ha confermato la mancanza di qualsiasi iniziativa concreta per tentare di affrontare il problema della crisi occupazionale che ha colpito in modo pesante anche la nostra Provincia. Abbiamo spesso espresso apprezzamento per l'impegno e lo sforzo sempre generosi profusi dall'Assessore Zucchi nell'affrontare e nel seguire le innumerevoli crisi aziendali che hanno interessato tante realtà della nostra Provincia, ma quello che crediamo sia completamente mancato in questi anni, è stato il tentativo di mettere in campo un ruolo autorevole e significativo di riferimento della Provincia per cercare insieme alle forze imprenditoriali e sociali, di proporre iniziative nuove in grado di individuare delle possibili risposte su questo tema così delicato e fondamentale per la vita di tante persone e famiglie.

Sviluppo turistico e comprensori sciistici
Per le aree montane lo sviluppo turistico rappresenta una delle poche opportunità di sviluppo e di lavoro per il territorio. Pur riconoscendo alcune iniziative apprezzabili avviate e promosse, rispetto a questo tema la Provincia è stata solo in parte un punto di riferimento autorevole per la realtà locale.

Le crisi che hanno interessato alcune stazioni sciistiche della bergamasca non hanno infatti sempre visto la Provincia svolgere un ruolo attivo e propositivo (ricordiamo per tutte le vicende che hanno portato alla chiusura degli impianti sciistici nel Comune di Piazzatorre).

Le stesse vicende riguardanti i progetti di valorizzazione dei comprensori sciistici della Valle Seriana-Val di Scalve e della Valle Brembana-Valsassina che avevano suscitato tante aspettative e speranze, pur nella diversità delle situazioni, evidenziano un grado di attuazione assolutamente parziale e lontano da quelli che erano gli obiettivi che i progetti stessi avevano delineato.

Assistenza e trasporto scolastico
I Comuni sulla base della normativa in atto e delle pronunce di Tar, Consiglio di Stato e Corte dei Conti chiedono da diversi anni che la Provincia si faccia carico del servizio di trasporto e assistenza scolastica per gli studenti disabili che frequentano le Scuole Superiori. Le Province Lombarde non sono riuscite in questi anni ad ottenere un pronunciamento della Regione Lombardia sulla questione e non sono riuscite neppure ad ottenere le risorse necessarie per lo svolgimento di tali compiti.

Non possiamo condividere che si obblighino i Comuni e le famiglie dei disabili ad instaurare un contenzioso per ottenere la condanna della Provincia all'espletamento del servizio o al rimborso delle spese sostenute.

Mancato adeguamento del Piano Faunistico Venatorio
Le vicende riguardanti il Piano Faunistico Venatorio e il suo mancato adeguamento ai contenuti della sentenza del Tar, sono per molti aspetti emblematiche perché evidenziano da un lato una superficialità e carenza di impegno e di attenzione e dall'altro lato la scarsa capacità di definire le questioni con la necessaria tempestività e celerità.  La Provincia dopo aver scelto di non proporre ricorso al Consiglio di Stato avverso la sentenza del Tar di Brescia dell'aprile 2010, non ha proceduto alla stesura del nuovo Piano con la necessaria celerità e determinazione. Tale ritardo ha così indotto e obbligato la Provincia a ricercare e definire un accordo con il WWF - tradizionalmente pregiudizialmente ostile all'esercizio della caccia - con le note conseguenze che non possono essere certo accettate e condivise».

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