Studenti senza scuola per la frana
«Venga la maestra nella frazione»

Ecco le proposte del Provveditore dopo la frana in Valle Taleggio: o i bambini dovranno affrontare il giro per raggiungere Olda, passando da Zogno e San Giovanni Bianco, oppure un'insegnante dovrebbe venire a fare lezione a Peghera.

Si è tenuto in Provincia, un vertice per discutere della frana caduta nella valle della Corna Grande a Peghera, che ha diviso in due la Valle Taleggio. Tra le ipotesi più accreditate per ripristinare i collegamenti in attesa della bonifica, la realizzazione di una passerella pedonale temporanea.

«Intervento per il quale, tra indagini, verifica disponibilità, consolidamento delle sponde e posa, serviranno almeno dieci giorni – specifica il sindaco Alberto Mazzoleni –-. Quindi non è ipotizzabile far attendere tutto questo tempo agli studenti delle elementari. Il ponticello, accessibile solo da pedoni e ciclisti, servirà più che altro per permettere alla gente della valle di spostarsi liberamente da una parte all'altra, e soprattutto per chi lavora. Tre sono allora le ipotesi relative la frequenza scolastica degli alunni che ho proposto al Provveditore: o i bambini dovranno affrontare il giro per raggiungere Olda, passando da Zogno e San Giovanni Bianco (un tragitto tra andata e ritorno di 90 chilometri, ndr), oppure un'insegnante dovrebbe venire a fare lezione a Peghera, dove riaprirebbe temporaneamente l'ex scuola. Oppure, infine, i bambini potrebbero frequentare a Gerosa. Attendiamo una risposta».

Per la riapertura della strada, invece, si prevede almeno un mese. Intanto sulla strada comunale Gerosa-Blello c'è stato un nuovo smottamento. Sul posto i tecnici della Regione e il sindaco Pierangelo Monzani. Mercoledì cominceranno i lavori per la rimozione del materiale ed entro sabato i lavori dovrebbero essere terminati. Uno smottamento di medie proporzioni ha interessato lunedì sera anche la zona a monte di Barzizza di Gandino. Interrotta al transito la strada che dall'antico eremo di Pot, a lato della chiesa di San Lorenzo, scende verso Cazzano, poco oltre una zona residenziale di recente costruzione. I massi e la terra sono scesi a valle dal pendio, interrompendo il transito, che è possibile solo a piedi. I disagi non toccano direttamente i residenti, ma provocano problemi a un allevatore che ha visto collocarsi lo smottamento esattamente a metà del percorso che normalmente segue con il trattore per approvvigionare il bestiame di foraggio, conservato in una cascina al di qua della massa franata. Sul posto è intervenuto per le verifiche del caso il sindaco Elio Castelli con altri amministratori. All'origine dello smottamento c'è ovviamente il maltempo.

Intanto è stata riaperta, anche negli orari notturni, la strada provinciale che da Rota Imagna porta a Brumano. «Il cedimento della carreggiata – spiega il sindaco Giovanni Manzoni – è tenuto sotto controllo dai tecnici della Provincia». Sarà, invece, finanziato per 60 mila euro dalla Regione, la messa in sicurezza della frana caduta a Bordogna di Roncobello. Lo smottamento minaccia infatti l'acquedotto della frazione che, quindi, rischia di restare senza acqua.

© RIPRODUZIONE RISERVATA