Bossi, insulti a Napolitano
Ora la palla passa al Senato

Rinviato tutto al Senato. Giovedì 23 maggio il gup Ezia Maccora doveva decidere se lo show di Bossi alla Bèrghem Frecc» di Albino contro Napolitano rientrava nelle sue funzioni di parlamentare o meno e il gup ha deciso di no. Guarda il video

Rinviato tutto al Senato. Giovedì 23 maggio il gup Ezia Maccora doveva decidere se lo show di Bossi alla Bèrghem Frecc» di Albino contro Napolitano rientrava nelle sue funzioni di parlamentare o meno e il gup ha deciso di no.

Così sarà il Senato a doversi pronunciare (ha tempo 90 giorni più eventuali 30): due le possibilità, il Senato dà ragione al giudice e dunque Bossi può essere rinviato a giudizio, oppure dice di no e il dilemma sarà sviscerato dalla Corte Costituzionale.

Bossi rischia il processo per «offesa all'onore e al prestigio del presidente della Repubblica» e «vilipendio della Repubblica e delle istituzioni costituzionali», dopo essere stato ripreso mentre, dal palco della Bèrghem Frecc» di Albino, forgiava epiteti, gestacci e battute contro il capo dello Stato Napolitano e il premier Monti.

Gasato da una folla incline al coro da stadio, l'allora numero uno della Lega il 29 dicembre 2011 s'era prodotto in uno scoppiettante comizio, condito - secondo le contestazioni - da: accenno di corna all'inquilino del Quirinale; ingiurie aggravate da discriminazione etnica e territoriale sempre all'indirizzo di Napolitano; greve chiosa a sfondo sessuale ai danni del presidente del Consiglio. 

«Del resto, nomen omen (nel nome il destino, ndr) - aveva graffiato il leghista -, un napoletano che si chiama Napolitano... Ah, no? Non sapevo che l'era terùn». Infine, davanti agli ultrà lumbard impegnati a mandare... (diciamo a quel paese) Monti, il Senatùr aveva dato fondo alla sua trivialità: «Eh, e magari gli piace». Guarda il video

Una quarantina di cittadini da tutta Italia (compreso il regista Ermanno Olmi) che, tra tg e web, si erano imbattono nello show bossiano si sono indignati e hanno denuncia. E per competenza territoriale le querele sono arrivate a Bergamo.  

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