La pioggia più intensa nella Bassa
Ma fiumi e rogge sotto controllo

L'impulso di aria fredda proveniente dal Nord è arrivato sull'Italia settentrionale ed ha cominciato a produrre i suoi effetti. Nella notte e mattinata del 24 maggio è piovuto su tutta la Bergamasca: le piogge più importanti si sono verificate nella Bassa.

L'impulso di aria fredda proveniente dal Nord, previsto dai meteorologi e denominato allegoricamente Ginevra, è arrivato sull'Italia settentrionale ed ha cominciato a produrre i suoi effetti.

Nella notte e mattinata del 24 maggio è piovuto su tutta la Bergamasca con fenomeni di intensità classificati tra deboli e moderati. Le intensità di pioggia maggiori sono registrate tra le 3 e le 6.

I pluviometri del Consorzio di Bonifica collocati nella pianura e nella fascia collinare bergamasca hanno misurato piogge comprese tra i 30-35 mm di Grumello del Monte, Palazzolo sull'Oglio, Paladina, Treviolo e Mozzo ai 45 mm di Romano di Lombardia sino ai 50-55 mm di Treviglio, Brignano Gera d'Adda.

Le piogge più importanti si sono verificate quindi principalmente nella bassa pianura Bergamasca con intensità di pioggia misurate negli eventi più intensi in 60-70 mm/ora (Treviglio) mentre nella parte alta della pianura le intensità di pioggia non hanno in genere superato 15-20 mm/ora.

Nelle aree montane le piogge sono risultate ancora meno intense: addirittura sulle quote sopra i 1.000 metri è comparsa anche la neve.

Il reticolo idrico superficiale del Consorzio - spiega un comunicato - si è conseguentemente attivato per effetto sia dello sgrondo delle aree limitrofe che a seguito dell'attivazione degli scaricatori di troppo pieno delle reti fognarie dislocate sul territorio.

Sui fiumi della Bergamasca la situazione alle 12 del 24 maggio era la seguente:
- fiume Serio a ponte Cene portata di circa 35 m3/s;
- fiume Brembo a Ponte Briolo portata di circa 81 m3/s;
- fiume Cherio a Casazza portata di circa 6 m3/s; 
- fiume Adda portata erogata dalla diga di Olginate: 420 m3/s 
- fiume Oglio portata erogata dalla diga di Sarnico: 130 m3/s (in atto lo svaso del lago d'Iseo per il controllo dei livelli).

Analogamente anche il reticolo di Bonifica ha fatto la sua parte per allontanare dai centri abitati la quantità di acqua caduta. Sulle principali opere idrauliche gestite dal Consorzio di Bonifica poco dopo il culmine dei rovesci piovosi si sono misurate le seguenti portate: 
- scaricatore roggia Serio in Bergamo - Longuelo: portata di circa 8 m3/s (massima di progetto dello scolmatore è di 18 m3/s)
- scolmatore Torrente Morla in Bergamo - Campagnola: portata di circa 30 m3/s (massima di progetto dello scolmatore è di 92 m3/s)
- scolmatore Torrente Zerra in Bagnatica: portata di circa 13 m3/s (massima di progetto di circa 38 m3/s) 
- canale di Gronda Sud in Morengo: portata di circa 11 m3/s (massima di progetto di circa 18 m3/s).

La rete delle rogge - conclude il Consorzio - si è caricata analogamente: non vi sono comunque problematiche di rilievo da segnalare. Le unità operative del Consorzio si sono adoperate per controllare i tiranti idrici dei canali, regimare le portate nonché in alcuni casi, al fine di evitare possibili esondazioni locali, per pulire manufatti e griglie dislocate sulla rete.

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