I tagli alla spesa sanitaria
Ora sono i privati a insorgere

No ai tagli legati alla spending review: a opporsi alle «sforbiciate» in ambito sanitario che già dall'anno scorso sono state messe in atto dalla Regione Lombardia sono le aziende ospedaliere e cliniche private, a suon di ricorsi al Tar.

No ai tagli legati alla spending review: a opporsi alle «sforbiciate» in ambito sanitario che già dall'anno scorso sono state messe in atto dalla Regione Lombardia sono le aziende ospedaliere e cliniche private, a suon di ricorsi al Tar. In tutta la regione, per chiedere l'annullamento dei tagli per il 2013, sanciti in particolare da tre delibere dell'ottobre 2012, sono stati presentati 57 ricorsi, e tra questi ci sono anche quelli delle aziende ospedaliere e cliniche private della Bergamasca.

Nel dettaglio, spiega Francesco Galli, presidente Aiop (Associazione italiana ospedalità privata) Bergamo e referente del Coordinamento provinciale Aiop-Aris (Associazione religiosa istituti sanitari), nonché amministratore delegato Iob, Istituti ospedalieri bergamaschi, Policlinico San Pietro e San Marco di Zingonia-Gruppo San Donato: «Si tratta di ricorsi al Tar che si basano, come quelli già avanzati l'anno scorso, sulla contestazione della riduzione del budget, sia per i ricoveri sia per le attività ambulatoriali, da cui consegue la difficoltà a mantenere il rispetto dei tempi d'attesa prescritti dalla Regione Lombardia».

«Inoltre si contesta che anche le cosiddette prestazioni "fuori tetto", come per esempio quelle di ambito oncologico o i parti, vengano ricondotti a un unico budget. Sono tagli che agiscono pesantemente sulla sanità privata. A Bergamo e provincia hanno aderito all'azione di ricorso tutte le aziende ospedaliere private, ovvero Humanitas Gavazzeni, Clinica Castelli, Clinica Quarenghi, Habilita, i nostri Iob, Policlinici San Pietro e Zingonia».

In sostanza, 6 aziende private. Per quanto riguarda le cliniche private facenti capo all'Aris, Associazione religiosa istituti sanitari, Galli specifica: «L'istituto Palazzolo e la Clinica San Francesco non hanno presentato ricorsi al Tar, ma in sede di sottoscrizione del contratto con l'Asl hanno firmato con riserva, proprio con riferimento ai tagli al budget».

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