La moglie: «Non vai a lavorare?»
Muratore la spinge giù per le scale

«Ma perché non vai a lavorare?». Sarebbe stata questa domanda la causa scatenante di un altro episodio di violenza sulle donne che si è verificato a Brignano, dove un muratore ha spinto l'ex moglie facendola cadere giù per le scale.

«Ma perché non vai a lavorare?». Sarebbe stata questa domanda la causa scatenante di un altro episodio di violenza sulle donne che si è verificato lunedì mattina 27 maggio, a Brignano Gera d'Adda, in una villetta a schiera: L. M., 48 anni, muratore, colpito forse nell'orgoglio maschile dall'invito dell'ex moglie G. V., 37 anni, ad andare a trovarsi una occupazione lavorativa, l'ha spinta facendola cadere giù per le scale che dal piano terra portano alla taverna.

Una caduta rovinosa per la quale la donna ha riportato la frattura del naso, un trauma cranico e lesioni multiple giudicate guaribili in 35 giorni. L'uomo invece è stato arrestato e stamattina, martedì 28, al tribunale di Bergamo, sarà processato in direttissima con l'accusa di lesioni.

Il muratore, nato a Milano ma attualmente residente a Brignano, era già stato arrestato nel gennaio del 2009 perché una notte si era introdotto nella camera da letto dell'ex moglie, in quel momento assente, per appiccare un incendio. Dopodiché, la mattina successiva, l'aveva anche minacciata con un coltello.

Nonostante questi precedenti, gli ex coniugi, che hanno un figlio di 8 anni, da pochi giorni erano tornati a vivere sotto lo stesso tetto. Quella che però era sembrata una riappacificazione anche per molti in paese (l'uomo nei giorni scorsi era stato visto andare a prendere il figlio a scuola), ieri mattina intorno alle 6 è sfociata nell'ennesima litigata, culminata con la violenza nei confronti dell'ex moglie.

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