Cashmere dall'Asia senza Iva
Perquisizioni anche a Bergamo

L'organizzazione aveva costituito una società fantasma con sede a Milano e formalmente amministrata da un soggetto di nazionalità mongola, che provvedeva a introdurre cashmere importato da società asiatiche attraverso depositi fiscali esenti Iva.

La guardia di finanza e l'ufficio delle Dogane di Biella hanno denunciato per associazione per delinquere e reati fiscali cinque imprenditori del settore laniero (3 di nazionalità italiana e 2 mongola) e sequestrato in via preventiva conti correnti e titoli finanziari, 3 autoveicoli, terreni e quote societarie per un milione di euro su ordine del Gip.

Numerose le perquisizioni a Biella, Bergamo e Milano.

L'organizzazione imprenditoriale aveva costituito una società fantasma con sede legale in Milano e formalmente amministrata da un soggetto di nazionalità mongola, che provvedeva a introdurre cashmere importato da società asiatiche attraverso depositi fiscali esenti Iva.

Le merci venivano poi estratte dal deposito e cedute a società amministrate da due imprenditori biellesi (di cui uno residente nel Principato di Monaco), reali beneficiari della frode. La società milanese è risultata sprovvista di qualsivoglia consistenza patrimoniale e finanziaria.

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