Fusione tra piccoli Comuni
Via libera dalla Commissione

Commissione Riordino Autonomie: via libera a risoluzione su fusioni tra piccoli Comuni. Martedì in Aula il voto definitivo al documento. Interessati una cinquantina di amministrazioni, la maggior parte nel Comasco.

Via libera alle fusioni dei Comuni lombardi che ne faranno richiesta per ridurre le spese, assicurando una migliore offerta di servizi ai cittadini.
Negli ultimi anni i mutati rapporti tra Stato e Regioni e soprattutto la diminuzione delle risorse finanziarie, ha messo in difficoltà le piccole amministrazioni, spesso impossibilitate a gestire e fronteggiare il maggior carico di compiti.

Nel corso di questi ultimi mesi si è fatta dunque ancor più stringente la necessità di agevolare forme di integrazione fra piccoli comuni in modo da ridurre le spese spettanti a ciascun ente (per esempio le spese relative alla stesura del PGT).

Lo stabilisce una risoluzione approvata all'unanimità nella Commissione speciale di riordino delle autonomie, presieduta da Giulio Gallera (PDL), e che settimana prossima andrà in Consiglio per il voto definitivo.

“Sono soddisfatto – ha commentato Gallera - del voto unanime perché significa che tutta la Commissione ritiene prioritario accompagnare i Comuni che vogliono fondersi per ridurre le spese e allo stesso tempo garantire efficienza ai servizi dei cittadini”.

Il Presidente ha anche sottolineato come la Regione abbia dimostrato di essere in prima linea per promuovere e facilitare questa operazione fissando tempi certi per consentire quelle modifiche che i Comuni chiedono”.
Sono circa una cinquantina di Comuni che hanno manifestato la volontà di fondersi. Oltre la metà sono nella Provincia di Como.

“Il lavoro della commissione – ha detto Giuseppe Villani (PD) - dovrà ora proseguire nel sostenere i Comuni verso l'integrazione istituzionale, nell'accompagnare in generale il processo per la costituzione di nuove unioni e nuove convenzioni per la gestione associata dei servizi e soprattutto per favorire la costituzione della città metropolitana milanese”.
(buzz)

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