Dal sexy-shop al Tribunale
Condannato a 6 anni e 5 mesi

Sei anni e 5 mesi. È questo quando ha deciso il giudice nel processo per violenza sessuale, maturata all'interno di una focosa relazione extraconiugale. La storia è quella di due amanti che, per il pm, nel dicembre 2010 sarebbe tracimata nell'illecito.

Sei anni e 5 mesi. È questo quando ha deciso il giudice nel processo per violenza sessuale, maturata all'interno di una focosa relazione extraconiugale. I giudici, prima di emettere il verdetto, hanno deciso di visionare l'oggetto da sexy-shop con il quale l'uomo avrebbe provocato le ferite alla donna.

La storia è quella di due amanti che, per il pm, nel dicembre 2010 sarebbe tracimata nell'illecito. Sul banco degli imputati un sessantenne della Valbrembana accusato di violenza sessuale nei confronti della partner, una quarantaseienne residente in città. L'uomo ha dovuto rispondere anche di ingiurie, minacce e cessione di droga. In tutto è stato condannato, con queste accuse, a 6 anni e 5 mesi.

Stando a quanto denunciato dalla presunta vittima, durante un incontro a casa dell'imputato il 9 dicembre, lui l'avrebbe costretta (minacciando di non riportarla a casa) ad avere un rapporto sessuale, offendendola, rifilandole schiaffi sul volto e scattando delle foto osée che avrebbe poi prospettato di spedire al marito. Non solo: il sessantenne avrebbe usato anche un attrezzo, che avrebbe provocato ecchimosi nelle parti intime alla partner. Il giorno successivo, sempre nell'abitazione dell'uomo, lui le avrebbe impedito di rivestirsi obbligandola - ancora con la minaccia di non riportarla a casa e di svelare tutto al marito - a osservarlo mentre compiva atti di autoerotismo. Poi ci sono le offese e le minacce, che starebbero in due sms in cui l'avrebbe denigrata e avrebbe promesso di realizzare poster delle foto scattate durante il rapporto sessuale per appenderli sotto casa di lei. Infine, in un'occasione le avrebbe offerto dell'hascisc da fumare.

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