Il batterio Klebsiella in ospedale
Stretta sorveglianza per 7 pazienti

Un batterio - il Klebsiella pneumaniae - ha colpito 4 pazienti ricoverati nel reparto di Medicina del nuovo ospedale di Bergamo. Il batterio è stato isolato in 7 pazienti e, a tutela del reparto, è stato stabilito l'uso di sovra-camici.

Un batterio - il Klebsiella pneumaniae - ha colpito 4 pazienti ricoverati nel reparto di Medicina del nuovo ospedale di Bergamo. La Klebsiella è un batterio che vive normalmente all'interno del corpo umano senza creare alcun problema, ma nel caso però in cui dall'intestino, dove ha sede abitualmente, si trasferisca ad altri organi, in pazienti già debilitati si possono sviluppare infezioni.

Si trasmette per contatto con un soggetto che ne è portatore e «per questo l'ospedale Papa Giovanni XXIII - fanno sapere dalla struttura - mette in atto di routine i più severi protocolli di sorveglianza raccomandati dall'Organizzazione mondiale della Sanità e dal Ministero della Salute, ricercando la presenza del batterio in tutti i pazienti in ingresso in terapia intensiva e in altri reparti considerati a rischio».

«Grazie a questi controlli, il batterio è stato individuato in un paziente proveniente da un altro ospedale - spiegano dal Papa Giovanni XXIII -. Come previsto dal protocollo, sono stati eseguiti i test anche sui pazienti ricoverati nello stesso reparto e assistiti dalla stessa équipe».

Il batterio è stato isolato in 7 pazienti, nessuno dei quali risulta infetto, ma solo colonizzati e asintomatici. A tutela di tutti i pazienti è stato attivato il piano di sorveglianza nel reparto interessato, che consiste nell'adozione di precauzioni aggiuntive da contatto, come un'accurata igiene delle mani e l'uso di sovra camici per operatori e visitatori che entrano in contatto con i pazienti colonizzati, nei quali la diffusione del batterio è costantemente monitorata e al momento, sempre secondo l'ospedale, non desta preoccupazione.

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