Beatificazione delle Poverelle
Sei luci chiare aprono l'inchiesta

Sei grossi ceri hanno aperto sabato 8 giugno la processione nel cortile della casa madre delle Suore delle Poverelle. Sei luci chiare, perché questo sono state le sei suore morte nel 1995 dopo essere state contagiate dal virus Ebola in Congo, dove assistevano i malati.

Sei grossi ceri hanno aperto sabato 8 giugno la processione nel cortile della casa madre delle Suore delle Poverelle. Sei luci chiare, perché questo sono state le sei suore morte nel 1995 dopo essere state contagiate dal virus Ebola in Congo, dove assistevano i malati.

La processione ha introdotto l'atto ufficiale di apertura dell'inchiesta rogatoriale della Diocesi di Bergamo per la causa di beatificazione e canonizzazione delle religiose. La causa si è aperta in Congo in aprile, ma il vescovo di Kikwit ha chiesto al vescovo di Bergamo di aprire un'inchiesta supplementare perché è qui che le suore sono nate e vissute.

Suor Linadele Canclini, postulatrice per la causa, ha illustrato i passi del cammino già avviato, ricordando quanto avvenne in quei dolorosi mesi di aprile e maggio del 1995. «L'inchiesta - ha spiegato - porterà alla conoscenza e all'approfondimento della vita delle nostre suore al fine di dimostrare l'eroicità delle loro virtù».

Il vescovo di Bergamo monsignor Francesco Beschi ha accolto la richiesta e ha nominato i membri del Tribunale per la raccolta delle testimonianze e della Commissione storica per la raccolta degli scritti. «Nelle sei suore - ha detto la madre generale suor Bakita Sartore - riconosciamo caratteristiche comuni: la risposta nel servizio ai poveri, la scelta di restare in Congo nonostante la libertà di tornare, la libera scelta di porsi a servizio dei malati anche in una situazione di rischio di contagio. La nostra congregazione sente la grandezza di queste sorelle che da 18 anni vengono ricordate».

Nella chiesa in via San Bernardino si è svolto l'atto ufficiale di apertura dell'inchiesta, con il giuramento del vescovo e dei membri del Tribunale e l'apposizione delle firme e dei timbri. «Noi abbiamo posto dei timbri su fogli di carta - ha detto il vescovo - ma queste sorelle avevano segni da lasciare nel cuore delle persone». La Messa ha aperto il XIX Capitolo generale delle Suore delle Poverelle che avrà come titolo «Poverelle in un mondo che cambia. Dal dare, all'essere dono». Un incontro che vede riunite le rappresentanti del Brasile, Burkina, Congo, Costa d'Avorio, Italia, Kenya, Malawi e Perù.

Monica Gherardi

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