L'avventura dei Cre, il vescovo:
«Così si costruisce una comunità»

Cari ragazzi e animatori, carissimi sacerdoti, cari genitori e famiglie. Abbiamo riempito la scorsa estate di parole, pensando a quanto possano essere capaci di costruire relazioni buone, di dire tutto il bene che scende dall'alto per riempire il cuore e la vita di ciascuno di noi.

Cari ragazzi e animatori, carissimi sacerdoti, cari genitori e famiglie. Abbiamo riempito la scorsa estate di parole, pensando a quanto possano essere capaci di costruire relazioni buone, di dire tutto il bene che scende dall'alto per riempire il cuore e la vita di ciascuno di noi.

La parola, però, non è sufficiente. La sua verità si esprime anche attraverso i gesti che il nostro corpo può fare nella vita di ogni giorno. Il corpo, dunque: sarà il tema che guiderà le tante esperienze estive, in particolare quella del prossimo Cre-Grest.

Ciascuno di noi incontra la vita con tutto se stesso. E in questo mistero - abbiamo imparato che ogni stagione della vita ha una relazione particolare con il corpo - noi scopriamo una cosa bellissima: Dio stesso ha voluto esprimersi, raccontarci di sé e di noi, prendendo un corpo nella persona di Gesù.

Quest'anno si celebrano i cinquant'anni dall'inaugurazione del Concilio Vaticano II, che ha avuto un'espressione bellissima quando ha detto che Dio si è fatto conoscere attraverso gesti e parole. So che l'estate in oratorio è un'occasione splendida per vivere insieme, scoprendo ogni giorno la bellezza della vita comunitaria.

I cristiani la chiamano Chiesa: è la casa dove ognuno si sente accolto e impara a dire qualcosa di sé. A tutti coloro che vivranno questa esperienza, voglio augurare di costruire con tutto se stessi una bella comunità. Lo auguro di cuore agli educatori, preti, laici e suore, ma anche agli animatori adolescenti e giovani perché sappiano fare della propria vita una presenza che si dona con amore.

Per loro aggiungo un grande grazie a nome mio e dei Vescovi lombardi per il grande lavoro che offriranno. Lo auguro di cuore alle famiglie, perché accogliendo la gratuità di questa offerta, sappiano diventare un corpo solo dentro le case e dentro le parrocchie. Soprattutto lo auguro di cuore ai bambini e ai ragazzi, perché crescendo insieme durante la propria estate possano imparare la bellezza di donarsi reciprocamente attraverso i piccoli gesti quotidiani.

Il Signore, che conosce la fatica di vivere gli uni accanto agli altri, benedica il nostro incontrarci e stare insieme e ci doni di essere una Chiesa che risplende di amore e di cura per ogni uomo di questo mondo. Di cuore vi benedico e vi auguro un'estate serena!

Francesco Beschi
Vescovo di Bergamo
Francesco Beschi

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