«Ho rischiato la truffa da finti tecnici»
A Mozzo un incontro anti-raggiro

Una tentata frutta nella Bergamasca. A raccontarcela una lettrice che spiega cosa le è successo con finti operatori Telecom che poi si sono spacciati anche per rappresentanti di un'associazione consumatori. A Mozzo, venerdì 14, un incontro su come evitare truffe.

Una tentata frutta, ancora una volta nella Bergamasca. A raccontarcela una lettrice che spiega nel dettaglio cosa le è successo con finti operatori Telecom che poi si sono spacciati anche per rappresentanti di un'associazione consumatori. Ecco la lettera:

«Durante la settimana scorsa, all'ennesimo squillo di campanello della mia abitazione ad opera del solito venditore, sondaggista o informatore dell'azienda di turno, mi sento chiedere se avevo ricevuto i codici nuovi distribuiti da Telecom - scrive la lettrice -. Quindi chiedo: ma che codici sono? Il tizio, sventolando una vecchia o fac-simile fattura, mi indica tre lettere alfabetiche davanti al numero telefonico stampato sulla stessa. Lasciatolo in attesa all'esterno del cancellino chiuso di casa mia, vado a prendere la fattura: nel frattempo arriva una seconda persona che inizia a dire che "tutta questa Iva che io sto pagando non la devo più pagare già dal 2010, quindi ora facciamo una bella richiesta di rimborso"».

Il racconto continua: «Mi chiedono dove possono mettersi a scrivere la richiesta e io gli domando chi sono. Ecco la risposta: "Facciamo parte dell'associazione consumatori". Immediatamente, strappando letteralmente di mano la mia fattura al presunto rappresentante di questa associazione, ho detto che avrei chiesto conferma di tutto e me ne sono rientrata in casa». Ma non è finita: «Il giorno successivo ho ricevuto una telefonata, ovviamente fasulla, di un addetto Telecom». E la lettera si conclude: «Questa è solo una delle tante truffe perpetrate a cui noi ignari consumatori dobbiamo far fronte quasi ogni giorno». Truffe di cui i sindacati sono al corrente: il fenomeno della microcriminalità ai danni degli anziani è infatti diventato un problema sociale e dal momento che tale fenomeno non può essere contrastato solo tramite la repressione dei reati, la segreteria dei Pensionati Cisl di Mozzo, consapevole che una corretta e puntuale informazione può essere un efficace strumento per salvaguardare le persone più a rischio, ha convocato una assemblea aperta a tutti gli interessati per discutere del problema.

L'appuntamento è fissato per venerdì 14 giugno, alle 15, nella sala consiliare del Comune di Mozzo. Nell'incontro si affronterà anche un'altra questione «fastidiosa», quella dei raggiri nei quali incappano molti anziani di Mozzo. Contratti strappati, spesso con sotterfugi, sia per telefono che a casa propria; diritto di recesso non riconosciuto; bollette non regolari e garanzie non rispettate, sono solo alcuni dei guai che incontrano anche i cittadini di Mozzo. All'incontro interverranno Mina Busi della Segreteria provinciale FNP Cisl, e Eddy Locati, segretario provinciale Adiconsum.

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