Infiltrazioni, l'ex dg Bonometti
«Responsabilità non dell'ospedale»

Le infiltrazioni del nuovo ospedale hanno accompagnato Carlo Bonometti nel suo ultimo anno di mandato come direttore generale dei Riuniti di Bergamo. «Da questa faccenda è l'Azienda ospedaliera a essere danneggiata, per gli errori di altri».

Le infiltrazioni del nuovo ospedale lo hanno accompagnato nel suo ultimo anno di mandato come direttore generale dell'allora Azienda Ospedali Riuniti di Bergamo, oggi Papa Giovanni XXIII: Carlo Bonometti lo ricorda bene, quell'ottobre 2010, quando il caso dell'umidità nei sotterranei del nuovo ospedale «esplose» e finì anche nei tg nazionali. Alla fine di quell'anno, il direttore generale si ritrovò senza riconferma dell'incarico.

Qualche idea se l'era fatta, delle origini delle infiltrazioni. «Non temo di doverlo ripetere – afferma, sottolineando però di non voler innescare polemiche visto che "ora sono in pensione e sono ben contento di esserci" – . Con una premessa: da questa faccenda è l'Azienda ospedaliera a essere danneggiata, e non fa piacere vedere che a finire sotto i riflettori siano solo i responsabili della gestione e amministrazione di questa azienda».

E aggiunge: «Se quelle infiltrazioni c'erano, e ci sono, è perché o c'è stato un errore di costruzione, e quindi l'errore va cercato nelle modalità di realizzazione (leggi l'Associazione temporanea di impresa guidata dalla Dec spa di Bari ndr) o c'è stato un errore all'origine di chi l'ha pensato, questo ospedale (leggi i progettisti ndr) o il mancato controllo su quanto veniva realizzato (leggi la direzione lavori ndr). L'Azienda ospedaliera ne è stata danneggiata, da questi errori altrui».

Leggi tutti i dettagli su L'Eco di Bergamo del 12 giugno, guarda il video allegato con l'intervista Carlo Bonometti

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