Disperato il padrone del labrador
«Non so darmi una spiegazione»

«Sono il papà di Zara»: si presenta così il padrone del labrador morto dopo essere rimasto chiuso in auto, sotto il sole, per due ore. Si dice in lutto, disperato, distrutto dai sensi di colpa. Perché Zara, otto anni, l'ha dimenticata lui nella jeep.

«Sono il papà di Zara»: si presenta così il padrone del labrador morto dopo essere rimasto chiuso in auto, sotto il sole, per due ore. Si dice in lutto, disperato, distrutto dai sensi di colpa. Perché Zara, femmina di otto anni, l'ha dimenticata lui nella jeep mercoledì pomeriggio, attorno alle 13.30, in un posteggio vicino all'Accademia Carrara.

Non sa darsi una spiegazione per quello che è accaduto al suo cane. Di rientro dalla farmacia dove era stato per comprare degli antibiotici per il figlio, ha posteggiato la jeep poco lontano da casa, con i finestrini chiusi. E si è allontanato.

L'animale dormiva nel bagagliaio. Sono stati due ragazzi, attorno alle 13.55, a notarlo nell'abitacolo. Il labrador si agitava, stava male. Subito, commercianti e residenti, in attesa dalla polizia locale e dei vigili del fuoco, si sono dati da fare per rinfrescare il mezzo.

Il padrone si sente in colpa, ma è anche amareggiato: «Zara poteva essere salvata, anche per questo non mi do pace. È scioccante pensare che se qualcuno avesse rotto il finestrino subito, lei sarebbe ancora viva».

Interpellato sulla vicenda, il comandante dei Vigili del Fuoco di Bergamo, ing. Pirani - dopo aver letto i rapporti e parlato con gli uomini che sono intervenuti - sottolinea di non  aver rilevato alcuna anomalia: quando il cane è stato liberato, era vivo.

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