Caprioli, tutta Bergamo lo piange
La camera ardente nella sede Ana

Nella sede dell'Ana in via Gasparini è allestita la camera ardente di Leonardo Caprioli da questa mattina alle 10 fino alle 22 e domani dalle 8 alle 15, ora in cui si svolgerà la cerimonia funebre nella chiesa di Santa Maria delle Grazie. Su L'Eco di Bergamo 4 pagine speciali

Leonardo Caprioli è «andato avanti», come dicono gli alpini, e gli alpini, non solo bergamaschi, si sentono da ieri un po' orfani. Rimane di questa straordinaria figura di uomo ed alpino l'esempio dell'impegno profuso a favore di tutta l'Associazione nazionale alpini. Nardo, come veniva chiamato affettuosamente, si è spento a 92 anni ieri mattina verso le 8 a Bergamo nella sua casa in via Bonomelli 5.

Negli ultimi giorni aveva smesso di alimentarsi spontaneamente, affaticato dall'età, ma fino all'ultimo lucido. In breve tempo la notizia della sua scomparsa si è diffusa gettando gli alpini nello sconforto: per tutti Caprioli rappresenta da sempre un punto di riferimento anche oltre il periodo in cui ha rivestito cariche ufficiali; tuttora era il presidente onorario della sezione di Bergamo.

Nella sede dell'Ana in via Gasparini è allestita la camera ardente da questa mattina alle 10 fino alle 22 e domani dalle 8 alle 15, ora in cui si svolgerà la cerimonia funebre nella chiesa di Santa Maria delle Grazie. Il feretro giungerà in chiesa dopo il corteo che prenderà le mosse dal Piazzale degli Alpini.

Difficile prevedere quante persone parteciperanno alla cerimonia: la sezione, ieri, è stata tempestata di telefonate da gruppi e sezioni di tutta Italia. Sarà presente il presidente nazionale Ana Sebastiano Favero e il Consiglio nazionale, oltre ovviamente il Consiglio sezionale, i gruppi alpini bergamaschi che sono 275 e le autorità cittadine.

L'immagine che tutti i bergamaschi hanno certamente nella mente e nel cuore è quella di un uomo in piedi sul fondo della jeep che sfila sotto la pioggia durante l'adunata nazionale svolta nella nostra città ormai tre anni fa. «Volevo salutare i miei alpini, allora mi alzai in piedi nella camionetta, anche se pioveva» aveva commentato nel suo consueto stile sobrio.

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