Il secondo miracolo di Wojtyla
Il racconto della donna guarita

Data per spacciata dai medici, miracolata da Giovanni Paolo II. Su Credere di questa settimana, il racconto dettagliato di Floribeth Mora Díaz, la donna di Costa Rica la cui guarigione è stata riconosciuta quale miracolo per la causa di canonizzazione di Karol Wojtyla.

Data per spacciata dai medici, miracolata da Giovanni Paolo II. Su Credere di questa settimana, il vicedirettore Saverio Gaeta ha raccolto il racconto dettagliato di Floribeth Mora Díaz, la donna di Costa Rica la cui guarigione è stata riconosciuta ufficialmente dalla Chiesa quale miracolo per la causa di canonizzazione di Karol Wojtyla.

Dalle parole della protagonista, dalla disperata diagnosi alla devozione, la preghiera e la speranza mai abbandonata affinché papa Giovanni Paolo II intercedesse per la guarigione. E così è stato: «Fissando quell'immagine del Papa, mi rivolsi a lui e dissi con grande fede queste testuali parole: "Intercedi presso Dio, perché non voglio morire, e aiutami a guarire". Sono rimasta sveglia per tutta la durata della Messa e al termine mi sono addormentata».

Prosegue la donna: «Al risveglio, alle nove del mattino, ho rivolto lo sguardo sull'immagine del papa e mi sono fatta un segno di croce. D'improvviso, con mia grande sorpresa, mentre continuavo a fissarne il volto, sentii nel cuore come la sua voce, che mi diceva: "Alzati, non avere paura!". Rimasi attonita ed ebbi la sensazione che le sue mani si alzassero dal basso verso l'alto, per sollecitarmi ad alzarmi. Mi alzai dal letto, così come mi aveva esortato il Santo Padre, e mi recai in cucina dove c'era mio marito, il quale mi disse meravigliato: "Che cosa ci fai qui?". Io gli risposi che vivevo in quel momento una grande pace nel cuore, che mi sentivo fisicamente molto bene, ma non ebbi la forza di raccontargli quello che mi era successo qualche minuto prima perché temevo che lui mi desse della matta».

Da quel momento Floribeth non ha più avuto alcun disturbo. (ANSA).

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