Serve una Procura più informatizzata
E gli avvocati regalano uno scanner

La Procura compie il primo passo concreto verso l'informatizzazione: a permetterlo, e a sostenerlo con un certo impegno economico, è però l'ordine degli Avvocati di Bergamo, che ha consegnato al procuratore Dettori uno scanner massivo.

La Procura compie il primo passo concreto verso l'informatizzazione: a permetterlo, e a sostenerlo con un certo impegno economico, è però l'ordine degli Avvocati di Bergamo, che ieri ha consegnato ufficialmente al procuratore della Repubblica Francesco Dettori uno scanner massivo da installare nell'ufficio cosiddetto del 415bis.

Vale a dire quello in cui – in prospettiva a partire da settembre – dovrebbero confluire tutti i fascicoli al momento della chiusura delle relative inchieste per essere messi a disposizione delle parti. Non solo: gli avvocati si faranno carico anche del versamento dei contributi previdenziali annuali per le cinque persone che – nello svolgimento di lavori di pubblica utilità – verranno inserite proprio in quell'ufficio sotto la supervisione di un cancelliere della Procura per portare avanti la digitalizzazione dei fascicoli: si parla di circa altri mille euro all'anno, messi a disposizione dagli avvocati.

«Il nostro intento è arrivare alla piena informatizzazione della Procura – ha spiegato Dettori –. Questo è un primo passo. Tra l'altro l'ufficio del 415bis è una di quelle questioni che ho trovato aperte al mio arrivo a Bergamo lo scorso anno: a segnalarla erano gli avvocati, che lamentavano difficoltà nell'avere copia degli atti».

Di fatto la prassi attuale prevede infatti che gli avvocati interessati a un fascicolo raggiungano la cancelleria del pm titolare, facciano richiesta di avere copie (pagando i relativi diritti), fotocopino materialmente loro stessi quanto di interesse (in mancanza di personale della Procura che possa farlo), e poi ritirino il tutto dopo tre giorni.

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