«Con risalto di stampa il nostro nuovo presidente Maroni ha visitato la provincia di Bergamo. E' stato condotto dal suo partito, la Lega, a vedere progetti che loro ritengono i più importanti per il futuro di questo territorio.
Fa impressione che una terra che si è da sempre distinta per la tenacia e capacità del lavoro, oltreché per la sua inventiva, sia rappresentata da "politici" che ritengono che il nostro destino sia tra il gioco d'azzardo (Casinò di San Pellegrino) ed i parchi giochi (skidome di Selvino).
Ci attendevamo impegni per infrastrutture, come intermodalità, banda larga, o la promozione dei distretti industriali, ora densi di fabbriche in palese difficoltà, invece il neopresidente ha dichiarato il suo impegno per promuovere progetti, di cui due palesemente dannosi.
E' noto a livello internazionale (rapporti antimafia dell'ONU) che i Casinò divengono facilmente luoghi di riciclaggio di denaro sporco, e che attorno a loro prosperano inevitabilmente iniziative come centri di usura, pegno, prostituzione e spaccio. Che a San Pellegrino si passi da un orizzonte di città della salute (le terme) a quello di città della malattia (la dipendenza da gioco) non turba gli ameni amministratori.
Che a Selvino invece si consumino 20 ettari di pascoli e bosco distruggendo 600 metri di versante per foderarlo di 30.000 mq di cemento (dichiarando umoristicamente l'intervento "a zero impatto"), per un centro sportivo irraggiungibile e che tutto ciò, ovviamente, oltre che contro il buon senso, sia anche contro le norme nazionali e regionali, oltreché alle direttive comunitarie, non sembra per loro essere un problema, visto che pensano di partecipare con 12 milioni di euro dei contribuenti.
A coronamento di questi pensierini, che sembrano partoriti negli anni '60 e non nel momento in cui vogliamo presentarci al mondo con un Expo centrato sulla qualità e sulle risorse ambientali, per stemperare gli animi, si aggiunge poi il coronamento delle dichiarazioni a scusante delle ingiurie razziste del senatore Calderoli. Dichiarazioni che minimizzano l'irresponsabile episodio che ci ha ancora una volta disonorato a lievllo internazionale, oltreché di fronte a noi stessi.
Ci domandiamo, e lo domandiamo alla nostra comunità, come possiamo con questa visione del mondo, onorare l'impegno di Expo 2015, che ricordiamo è centrato sul tema di nutrire l'ambiente e quindi sulla dimostrazione della capacità di un modo nuovo, leggero e sostenibile di sviluppare le nostre comunità ?
Se tutto va bene, e cioè se queste idee, come ovvio e probabile, non riusciranno ad avere seguito, avremo ancora una volta perso anni a rincorrere proposte inadeguate. Se andasse male, avremo dissipato e deturpato una volta di più l'ambiente in cui viviamo, che, ricordiamolo, non è nostro, ma ci è solamente stato affidato».
Gabriele Riva - segretario provinciale del PD
Franco Cornolti - capogruppo del PD in Consiglio Provinciale
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