Schianto tra moto, 3 feriti gravi
sul rettilineo killer di Casnigo

Ancora una volta sul rettilineo maledetto, ancora su quel tratto della provinciale della Val Gandino dove tre anni fa morì in scooter Marco «Bona» Bonandrini e dove negli anni si contano troppe vittime. Domenica sera tre feriti gravi nello scontro tra due moto.

Ancora una volta sul rettilineo maledetto, ancora su quel tratto della provinciale della Val Gandino dove tre anni fa morì in scooter Marco «Bona» Bonandrini e dove negli anni si contano troppe vittime. Proprio nello stesso punto dove si era schiantato il sedicenne, nei pressi del distributore della Total Erg, domenica sera 21 luglio verso le 21,30 un altro terribile incidente: due moto si sono scontrate sul rettilineo che, nonostante i tanti appelli, è ancora senza illuminazione pubblica.

L'impatto è stato tremendo, tanto che una delle due moto coinvolte è volata a circa 200 metri dal luogo dell'impatto, schiantandosi alla fine contro un palo della segnaletica nei pressi della sede del depuratore di Uniacque. È su questa moto - una Suzuki da cross - che due fidanzati stavano risalendo la provinciale verso Leffe. Lui, M. M. del 1992 di Leffe, era alla guida, mentre la fidanzata, classe '93 di Pradalunga, era abbracciata dietro di lui.

I due hanno incrociato la moto - una Kawasaki - di un giovane leffese che viaggiava scendendo in direzione di Bergamo e che ha proseguito la sua corsa, riuscendo nonostante le gravi fratture alla gamba destra a tenere il manubrio per diverse decine di metri, accostando la moto sul ciglio della strada all'altezza della ditta Dobenca.

Tutti tre sono in gravi condizioni, in particolare la ventenne che, nel drammatico schianto, avrebbe perso un piede: ieri a tarda serata, per cercare di recuperare l'arto, sono intervenuti i vigili del fuoco di Clusone. A dare l'allarme, alcuni automobilisti in transito.

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