Casnigo, fa paura il rettilineo killer
Restano gravi i 3 feriti di domenica

Hanno lavorato sino a tarda notte e hanno ripreso di buon mattino, lunedì 22 luglio, i soccorritori intervenuti lungo la provinciale della Val Gandino, in territorio di Casnigo, per l'ennesimo incidente su quello che ormai viene definito «il rettilineo killer».

Hanno lavorato sino a tarda notte e hanno ripreso di buon mattino, lunedì 22 luglio, i soccorritori intervenuti lungo la provinciale della Val Gandino, in territorio di Casnigo, per l'ennesimo incidente su quello che ormai viene definito «il rettilineo killer».

Nella tarda serata di domenica 21 luglio lo scenario era drammatico: due moto finite a centinaia di metri l'una dall'altra, dopo un terribile impatto che ha procurato gravi ferite a due giovani che viaggiavano in direzione Leffe in sella ad una Suzuki supermotard da strada e ad un altro giovane, che scendeva verso Fiorano, in sella ad una Kawasaki. Tutta da accertare la dinamica del violento impatto, che ha visto coinvolti sul primo mezzo M.M., 21 anni di Leffe e l'amica S. di Pradalunga, 18 anni. La ragazza ha riportato l'amputazione della parte inferiore della gamba sinistra e i vigili del fuoco di Clusone sono stati impegnati anche stamane per recuperare eventuali parti finite nella boscaglia che divide la strada dal torrente Romna.

Gravi le ferite anche del conducente (la moto ha proseguito la corsa sino al depuratore Uniacque distante almeno 200 metri dal luogo dell'impatto) e dell'altro motociclista, che ha proseguito per qualche centinaio di metri la propria corsa prima di posare la moto vicino al ciglio della strada e accasciarsi a terra, soccorso da alcuni residenti.

La provinciale 42 è da tempo al centro delle cronache per i numerosi sinistri negli anni. Per tutti la memoria è andata alla tragedia del 15 aprile 2010, quando (a pochi metri dall'incidente della scorsa notte) un tragico urto stroncò ad appena 16 anni la vita di Marco Bonandrini, che in sella al suo scooter si dirigeva verso casa a Casnigo. La mamma di Marco ha chiesto più volte di intervenire alle autorità provinciali, supportata dai sindaci della Valle. Un vero e proprio Comitato è nato sulle pagine di Facebook ed ha raccolto oltre mille adesioni. La Strada Provinciale nr. 42 del Lungo Romna si dirama da quella della Val Seriana e si snoda per circa sette chilometri, toccando i diversi comuni della Val Gandino. Il tratto più pericoloso è quello iniziale, compreso fa i territori comunali di Casnigo e Leffe. Meno di due chilometri in cui, negli ultimi decenni, ci sono state almeno una decina di vittime, per non contare i feriti spesso gravi.

A rendere pericoloso il tratto maledetto è la carreggiata molto stretta rispetto all'alta densità di traffico, la scarsa illuminazione e la velocità incontrollata dei veicoli. Nel 2010 la Provincia aveva annunciato l'allargamento, l'illuminazione e il rifacimento della segnaletica orizzontale e verticale. Poi è subentrata la crisi e la mancanza di fondi degli enti locali.

© RIPRODUZIONE RISERVATA