«Accetterò qualsiasi sentenza»
Brignone: la città ha altri problemi

«L'eco mediatico di quanto è successo credo sia andato al di là del dovuto. È mia ferma intenzione fare un passo indietro per andare oltre». Inizia così la mail scritta da Francesco Brignone al comandante della polizia locale Appiani.

«L'eco mediatico di quanto è successo credo sia andato al di là del dovuto. E' mia ferma intenzione fare un passo indietro per andare oltre, come già ho avuto modo di comunicarle: pur riconoscendo il mio errore sarei pronto a rifarlo, non per mancanza di rispetto nei suoi confronti o nella struttura che sta guidando ma per la caratura della persona a cui era destinato il mio gesto». Inizia così la mail scritta da Francesco Brignone al comandante della polizia locale Virgilio Appiani dopo che era emersa la notizia del provvedimento disciplinare a carico di Brignone per aver indossato il cappello da alpino durante il servizio

L'agente della polizia locale ha incontrato Appiani e ha deciso di rendere nota la lettera che ha inoltrato al suo comandante: «Nardo Caprioli è stato riconosciuto padre degli alpini bergamaschi e non solo, e a un degno padre è dovuto il giusto tributo - continua la comunicazione -. Questo è stato sottolineato dall'amministrazione pubblica che gli ha tributato il lutto cittadino».

Poi una rivelazione: «Nel tornare a casa, ieri (martedì, ndr), ho trovato vari messaggi di attestazione di stima ma uno in particolare mi ha colpito: quello della signora Vitali, vedova del maresciallo D'Andrea, contenuto che tengo per me ma che mi gratifica di qualsiasi punizione voglia assegnarmi». E poi Brignone aggiunge: «Credo che il ventilato presidio segnalato dalla stampa per quanto gradito come manifestazione di stima personale non sia opportuno per la divisa da me indossata quotidianamente - conclude l'agente -. Rinuncio alla mia difesa personale al possibile ricorso ed attendo, a schiena dritta, la sentenza. La presente lettera verrà inoltrata come comunicato stampa in modo che si possa chiudere quanto avvenuto: l'Italia ha problemi mggiori e Bergamo non è da meno di un berretto o un cappello».

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