Ranzanico, l'ultimo saluto a Roncoli:
«Il gol più bello l'amore per la moglie»

«Non ha segnato nessun gol, ma il successo più importante è stato l'amore per la moglie». È un passo, legato a un aneddoto (ben 305 presenze con l'Atalanta, ma 0 gol), dell'omelia del parroco di Ranzanico, don Mario Brignoli, ai funerali di Livio Roncoli.

«Non ha segnato nessun gol, ma il successo più importante è stato l'amore per la moglie». È un passo, legato a un aneddoto (ben 305 presenze con l'Atalanta, ma 0 gol), dell'omelia del parroco di Ranzanico, don Mario Brignoli, ai funerali di Livio Roncoli.

I funerali del difensore-farmacista dell'Atalanta degli anni Cinquanta e Sessanta (ha giocato soltanto per i colori nerazzurri dal 1950 al 1963), morto mercoledì 24 luglio a Lovere dopo una lunga malattia, si sono tenuti venerdì 26 nella chiesa parrocchiale di Ranzanico, dove Roncoli si era trasferito alcuni anni fa con la moglie Olga Corsini (sorella di Giulio, pure lui ex atalantino) che è mancata recentemente.

In rappresentanza dell'Atalanta c'era Roberto Spagnolo e il labaro nerazzurro in chiesa ha testimoniato quanto sia stato importante Roncoli nella storia del club nerazzurro, con il quale ha conquistato la Coppa Italia nel 1963. Il «Bocia» Galimberti ha appoggiato una sciarpa nerazzurra sul feretro. Ai funerali si è visto anche l'ex assessore Gianfranco Baraldi.

Il figlio Luca, che ha giocato nelle giovanili dell'Atalanta, ha sottolineato: «Mio padre è stato un esempio di come si possa conciliare lo studio e la cultura con il calcio, la sua intelligenza e la sua apertura mentale lo hanno sempre contraddistinto in un mondo abbastanza chiuso. Direi che un giocatore che lo ricorda per il suo impegno anche fuori dal campo è Stendardo, mentre Bellini lo vedo come suo erede per la trafila che ha fatto fin dalle giovanili nerazzurre. Mi piacerebbe che a mio padre potesse essere dedicato un torneo internazionale giovanile».




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