La Flc Cgil lancia l'allarme:
«Supporti per le scuole a rischio»

«I progetti a supporto delle scuole e delle famiglie bergamasche sono a rischio. La direzione regionale vuole infatti azzerare il patrimonio storico nella provincia di Bergamo»: a lanciare l'allarme, Tobia Sertori, segretario provinciale della Flc Cgil.

«I progetti a supporto delle scuole e delle famiglie bergamasche sono a rischio. La direzione regionale vuole infatti azzerare il patrimonio storico nella provincia di Bergamo»: a lanciare l'allarme, Tobia Sertori, segretario provinciale della Flc - Federazione lavoratori della conoscenza della Cgil.

«La scuola bergamasca - scrive Srtori - da anni è soggetto attivo nella progettazione di interventi a supporto della qualità su vari fronti. Da più di un decennio le scuole e i docenti, insieme all' Ufficio Scolastico Territoriale di Bergamo (ex Provveditorato) e in convenzione con i Comuni, hanno posto l'attenzione sulle criticità relative all'alfabetizzazione e integrazione scolastica degli alunni stranieri e delle loro famiglie e all''ntegrazione scolastica dei minori affetti da autismo e degli alunni disabili. Percorsi che negli anni hanno prodotto un patrimonio didattico e culturale con punti di riferimento storici per le scuole e le famiglie interessate e una forte specializzazione degli insegnanti distaccati».

«Tutto ciò - afferma Sertori - è a rischio di azzeramento. Da notizie che giungono dall'Ufficio Scolastico Regionale, a nome dello stesso direttore dott. De Sanctis, per l'anno scolastico prossimo è previsto l'azzeramento dei progetti e distacchi di insegnanti sul territorio lombardo. Siamo seriamente preoccupati per le sorti delle scuole pubbliche bergamasche. Chi interverrà sui percorsi di integrazione e di aiuto dei più deboli? I Comuni, in difficoltà finanziaria ,come faranno ad intervenire e farsi carico delle problematiche che interessano le famiglie del loro territorio?».

«Ci pare - prosegue Sertori - che si intenda proseguire su tagli lineari senza avere accortezza di verificare una rendicontazione della storia di un territorio. Un conto è intervenire individuando ciò che non ha ricadute positive, altro è tagliare solo ed unicamente in maniera ragionieristica. Così facendo si rischia di gettare insieme all'acqua sporca anche il bambino».

«Chiediamo agli enti preposti, dall' Ufficio scolastico territoriale agli enti locali - conclude Sertori - un intervento presso il Direttore dell' Ufficio Scolastico Regionale per salvaguardare i progetti decennali presenti nella nostra provincia».

© RIPRODUZIONE RISERVATA