Orio, maltempo: volo annullato
E così le vacanze sono rovinate

La vacanza di duecento passeggeri diretti a Las Palmas si è trasformata lunedì 29 luglio in una vera e propria Odissea. Una tragicommedia dei cieli di cui è diventato teatro l'aeroporto di Orio al Serio. Portando con sé esasperazione e rabbia.

La vacanza di duecento passeggeri diretti a Las Palmas si è trasformata lunedì 29 luglio in una vera e propria Odissea. Una tragicommedia dei cieli di cui è diventato teatro l'aeroporto di Orio al Serio. Portando con sé l'esasperazione e la rabbia di chi già sognava di essere in vacanza a Las Palmas, Gran Canarie, e invece a notte fonda si è ritrovato in un albergo cittadino in attesa di un nuovo volo che - ancora nella notte - non era possibile sapere quando e da dove partirà.

La cronaca della tormentata vicenda comincia verso l'una, orario in cui era programmato il volo in partenza da Orio, con destinazione Las Palmas. Ad attenderlo sono circa duecento passeggeri provenienti da tutto il Nord Italia, ma c'è anche qualcuno che arriva da Ancona.

E, invece, ecco il primo problema: l'aereo che doveva arrivare a Bergamo per partire alla volta di Las Palmas incrocia il forte temporale e fa rotta su Bologna. La speranza di partire, seppure in grave ritardo e provati dall'attesa, ancora c'è. Fino a che l'aereo, che nel frattempo è ripartito da Bologna alla volta di Bergamo, nel momento di atterrare a Orio incontra nuovamente un forte temporale abbattutosi sulla nostra città. E, ancora una volta, è costretto a virare e cambiare rotta verso un altro aeroporto del Nord Italia. A quel punto, sono ormai le 18,30 circa, il volo viene definitivamente annullato.

E i passeggeri iniziano a protestare, seppur in modo civile, perché già un giorno delle loro vacanze è andato in fumo. Ma è a questo punto che sorge il vero problema: martedì 30 luglio, infatti, non ci sono più posti per un volo diretto Orio-Las Palmas e quindi non si vola. Perciò, il primo volo diretto verso l'isola iberica è fissato per giovedì. Il che significherebbe perdere tre giorni netti di vacanza con relative spese.

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