L'invalido sfrattato a Calusco
«C'è la casa ma serve impegno»

Valigie, scatoloni e borsoni sono sparsi un po' dappertutto nel piccolo minialloggio di circa 35 metri quadrati a Calusco. I fratelli Giancarlo e Antonello Pellicori hanno preparato tutti i loro oggetti personali e sono pronti ad attendere l'ufficiale giudiziario. 

Valigie, scatoloni e borsoni sono sparsi un po' dappertutto nel piccolo minialloggio di circa 35 metri quadrati di via Dell'Assunta al civico 34 di Calusco d'Adda, dove si respira l'amarezza dello sfratto in mezzo a un po' di disordine.

I fratelli Giancarlo e Antonello Pellicori hanno preparato tutti i loro oggetti personali e sono pronti ad attendere l'ufficiale giudiziario che notificherà lo sfratto in modo definitivo nella giornata di giovedì, dopo diverse proroghe concesse dalla prima comunicazione del gennaio di quest'anno.

La vicenda dei due fratelli giunge a un capolinea: accettare il progetto che il Comune da mesi ha predisposto per loro o rischiare una nuova ma difficile avventura alla ricerca di un alloggio. Giancarlo Pellicori, 50 anni, invalido per l'amputazione della gamba sinistra dovuta a malattia, ha una pensione mensile di circa 280 euro; il fratello Antonello, 37 anni, è disoccupato da oltre due anni.

Sono stati molto aiutati in questi anni dalla comunità caluschese. Hanno chiesto un alloggio e - spiega l'addetto ai servizi sociali - è stato costruito un progetto che permetterà loro di averlo con affitto basso tramite l'Aler. Serve impegno per completare l'operazione.

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